Bellinzonese

Giovani a Bellinzona: ‘Si fa tanto’, ‘ma è troppo poco’

Scambio di vedute in Consiglio comunale fra Municipio e Verdi/Mps che sollecitano un ruolo più incisivo per la commissione consultiva

Il municipale Giorgio Soldini fino alla passata legislatura presiedeva la Commissione giovani (Ti-Press)
8 luglio 2021
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Giovani e politica giovanile a Bellinzona: il tema di tanto in tanto riemerge pubblicamente, come in occasione delle elezioni comunali o quando si riaccende la fiammella di una possibile sede per un centro giovanile, oppure quando i raduni serali nelle piazze finiscono sui media o, ancora, quando qualche rissa necessita l’intervento della polizia per riportare la quiete nottetempo. Per il resto il tema, o la ‘questione’, da anni sembra vivacchiare sottotraccia nella placida Turrita. Non mancano poi le interpellanze, come quella più recente dei Verdi/Mps dedicata alla Commissione giovani comunale, organo consultivo del Municipio che collabora con l’Ufficio giovani e famiglie. “Ha l’obiettivo – si legge nel portale della Città – di essere punto di riferimento per la popolazione giovanile e di sostenere attivamente le iniziative giovanili”. Per contro Verdi e Mps, ritenendo che nella prima legislatura aggregata la commissione non abbia dimostrato tutta la sua utilità e potenzialità “principalmente per la mancanza di volontà, idee e obiettivi chiari da parte del Municipio sulle politiche giovanili”, chiedevano se non fosse meglio considerarla uno “specchietto per le allodole da sbandierare in campagna elettorale e nulla più”.

‘Non è stato sottratto a Soldini’

Passato ora il settore giovani dalle mani del municipale Ppd Giorgio Soldini a quelle liberali-radicali di Renato Bison, quest’ultimo durante l’ultima seduta di Consiglio comunale ha risposto puntualizzando anzitutto che il settore giovani non è stato sottratto a Soldini, bensì alla base del trasferimento «vi era la logica di accorpare la componente giovani e famiglie al settore scuole, così come suggerito anche dal Legislativo nell’ambito delle discussioni sulla conciliabilità lavoro-famiglia». Il suo funzionamento è disciplinato dalla Legge organica comunale e dal Regolamento comunale e la presidenza è affidata di regola al municipale. Durante la legislatura 2017-21 la commissione si è riunita in 25 occasioni, con Soldini presente 22 volte: «Stessa cosa non si può dire per parte dei commissari», ma non vengono fatti nomi e cifre.

Ecco quanto fatto

Quanto all’attività svolta, Bison ha spiegato che Il Municipio «ha consultato formalmente la commissione sulla proposta di finanziamento del progetto ‘The social truck’ poi inserito nel preventivo cittadino. Assieme alla commissione è poi stato concluso il lavoro istituzionale avviato nel quadriennio precedente per creare lo skate park, la cui inaugurazione è stata organizzata dalla commissione. Che organizza anche l'annuale cerimonia per i neo diciottenni, portandovi una ventata di freschezza. Altre questioni e richieste puntuali sollevate dai membri della commissione, pur se non rientranti formalmente nel loro compito consultivo, vengono prese in considerazione, approfondite e se possibile implementate. Si pensi ad esempio alla manifestazione ‘Speed debating’ e alla collaborazione con la Scuola alberghiera per un sondaggio sulle iniziative che interessano i giovani, compresi i luoghi di ritrovo». Le sedute, ha aggiunto Bison, «sono occasione di discussione su tematiche puntuali relative all’ambito giovanile e a uno scambio costruttivo di punti di vista di cui il capodicastero ha sempre tenuto conto». Fra le attività svolte figurano anche la premiazione e la mostra nell’ambito del concorso fotografico ‘Giovani Scatti Belli’, la realizzazione del video di presentazione e promozione della Commissione giovani come punto di riferimento per la gioventù bellinzonese; la partecipazione al gruppo di lavoro ‘Casa della cultura’ (spazi e contenuti) prevista all’ex oratorio di Giubiasco; l'approfondimento di temi legati alla politica giovanile come gli assembramenti in Piazza Collegiata e alle Scuole medie 1, la situazione al campo da basket di Sementina, il littering; nonché il punto sui progetti principali portati avanti dal Servizio giovani e famiglie come Midnight Sports, Spazi giovani, Mini Move, mense, doposcuola.

Operato valutato positivamente

Un lungo elenco di cui gli interpellanti chiedevano un bilancio qualitativo e degli obiettivi raggiunti: «L’operato della commissione è valutato positivamente – ha risposto Bison – e rappresenta un interessante momento di scambio con una fascia della popolazione relativamente poco rappresentata e forse anche poco interessata al contesto politico. Si tratta di un valore aggiunto e di un arricchimento del dialogo, prezioso, che s'intende mantenere». Verdi e Mps sollecitano però anche un ruolo più incisivo della commissione, potenziandone capacità di azione e competenze. Bison ha rimarcato come il Municipio le abbia già delegato talune competenze non prettamente consultive, «e se possibile continuerà a farlo in futuro. Al momento non vi sono altri progetti concreti se non quello dell’eventuale coinvolgimento di altre realtà giovanili come i consigli degli allievi in ambito scolastico». Sempre gli interpellanti, con l’obiettivo d'incentivare la politica giovanile, suggerivano di rendere la Commissione giovani un organismo permanente del Consiglio comunale con lo scopo di trattare tutti i messaggi inerenti aspetti di politica giovanile. Ma già oggi, ha replicato Bison, i messaggi che toccano tematiche giovanili «sono discussi dalla commissione giovani e quanto scaturito costituisce un punto di riflessione per il Municipio. Tale coinvolgimento appare adeguato e sufficiente. E in definitiva l’obiettivo è di snellire il lavoro già oneroso, impegnativo e lungo del Consiglio comunale e non appesantirlo con Commissioni comunque già considerate».

‘Ma non può bastare il solo Social Truck’

Opinioni rispedite al mittente dagli interpellanti. «Si è risposto puntualmente a ogni domanda – ha annotato Ronald David dei Verdi – per contro restiamo dell’opinione che a Bellinzona la politica giovanile non esiste e che non può reggersi sul solo Social Truck, iniziativa lodevole ma che dovrebbe essere complementare a ben altre iniziative, in primis un centro giovanile di cui si parla da diversi anni in modo inconcludente. Sono comunque contento che per una volta non si sia fatta confusione fra disagio giovanile e politica giovanile».

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