Bellinzonese

Negli Usa ok al farmaco anti-Covid sviluppato a Bellinzona

Dopo il parere positivo ricevuto dall'Agenzia europea per i medicinali, la ticinese Humabs attende a breve anche quello di Berna

La sede bellinzonese di Humabs (Ti-Press)
28 maggio 2021
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La società farmaceutica californiana Vir Biotechnology ha ricevuto un'approvazione d'emergenza dalla Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti per il suo anticorpo monoclonale Sotrovimab (Vir-7831) destinato al trattamento del Covid-19 da lieve a moderato in adulti e bambini ad alto rischio. Il trattamento sviluppato dalla filiale svizzera Humabs, con sede a Bellinzona, in collaborazione con il gigante britannico GlaxoSmithKline (Gsk) ha portato a una riduzione dell'85% del rischio di ospedalizzazione o morte in pazienti adulti ad alto rischio, rispetto al placebo, secondo i risultati provvisori dello studio di fase III. «I dati in vitro indicano che sotrovimab è attivo contro tutte le varianti note, compresa quella indiana», afferma Vir Biotechnology in un comunicato. Sotrovimab dovrebbe essere disponibile per i pazienti con diagnosi di Covid-19 negli Stati Uniti nelle prossime settimane.

Il 21 maggio, il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha emesso un parere positivo per l'uso di Sotrovimab in adulti e adolescenti con Covid-19 che non richiedono supporto respiratorio e sono a rischio di sviluppare una forma grave della malattia. Health Canada ha avviato un esame di Sotrovimab nell'ambito di una procedura di omologazione accelerata. Gsk e Vir stanno continuando le discussioni con altri regolatori globali per introdurre il loro anticorpo monoclonale sul mercato.

La parola a Berna

Il farmaco è una delle tre terapie anticorpali contro il Covid a livello mondiale. Intervistato dalla Rsi, il direttore della Humabs Filippo Riva ha spiegato che «gli altri due erano un po’ più avanti a livello di autorizzazioni; ora le abbiamo anche noi queste autorizzazioni e adesso la palla è in mano al Consiglio federale per procedere a un accordo con la nostra azienda in modo da poter mettere a disposizione dei pazienti anche questa soluzione».

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