Bellinzonese

Delitto di Monte Carasso, processo all'istigatrice sospeso

All'accusa serve tempo per valutare l'analisi di alcune traduzioni russo-italiano avvenute durante gli interrogatori, presentata oggi dalla difesa

L'avvocato Yasar Ravi (Ti-Press)
9 settembre 2020
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Colpo di scena durante il dibattimento a carico della 41enne russa condannata in primo grado con l'accusa di assassinio per aver istigato il marito ticinese ad uccidere l'ex moglie inscenandone il suicidio. All'inizio della seconda giornata di processo in Appello, l'avvocato difensore della donna, Yasar Ravi, ha prodotto un nuovo documento: si tratta di un'analisi delle traduzioni dal russo all'italiano e viceversa di alcuni degli interrogatori videoregistrati durante la fase d'inchiesta. Un nuovo elemento che ha causato la sospensione del dibattimento a data da definire, che verrà comunicata con poco preavviso non appena sarà disponibile un'aula idonea (attualmente il Palazzo dei congressi di Lugano), come spiegato dalla presidente della Corte Giovanna Roggero-Will.

Sollecitato dalla Corte che si è detta infastidita per il tempismo con cui è stato presentato il documento (l'analisi risale infatti allo scorso aprile), Ravi ha rilevato che sulla base di tale analisi vi sono effettivamente stati dei problemi di traduzione. "Le dichiarazioni dell'imputata non sono sempre state tradotte correttamente e analogamente non sempre le domande poste alla mia patrocinata sono state tradotte nel modo corretto", ha specificato il difensore. 

Alla luce dei nuovi atti presentati dalla difesa, la procuratrice pubblica Chiara Borelli ha infatti dichiarato di non potersi esprimere sull'analisi delle tradizioni senza vedere le videoregistrazioni prese in causa. Ricordiamo che ieri durante la fase istruttoria l'imputata ha dichiarato di aver dato dichiarazioni non lineari durante gli interrogatori a causa di domande pretenziose e traduzioni mancanti o non corrette. "Si tratta di parti estrapolate dal testo integrale senza tener conto del contesto in cui le dichiarazioni sono state fatte né delle diverse variabili che entrano in gioco nel corso dell’interrogatorio", ha fatto notare la pp Borelli.

Alla luce della "cesura di natura sostanziale" la presidente della Corte ha deciso di sospendere al fine di poter riprendere con in mano tutti gli elementi chiari per potersi esprimere sul caso.

In aula anche rappresentanti del Consolato russo

A Palazzo dei Congressi, trasformato per l'occasione in aula penale, è stata una mattinata diversa da quella che le parti si sarebbero aspettati: niente requisitoria né arringa e molti momenti di attesa per capire il da farsi. Al processo chiuso al pubblico e contraddistinto da rigide misure sanitarie a causa del Covid-19, ha assistito anche un prete ortodosso (oltre al marito colpevole dell'assassinio, anche la donna si era rivolta a un parroco due anni dopo il delitto) e alcuni rappresentanti del Consolato russo, tra cui una persona che all'inizio del dibattimento ha scattato una foto verosimilmente a Corte e giuria. Gli è subito stato chiesto di cancellare l'immagine e di spegnere il cellulare essendo strettamente vietato. L'assistenza consolare è di fatto un diritto che i cittadini esteri che hanno problemi con la giustizia fuori dalla loro patria possono esercitare qualora lo desiderassero. 

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