Bellinzonese

'Credo anche, con qualche riserva, in questo Municipio'

Cambio di presidenza nel Cc di Bellinzona: Davide Pedrioli (Ppd) passa il testimone al leghista Luca Madonna. Votato il consuntivo comunale 2019

Il leghista Luca Madonna (a sinistra) riceve dalle mani di Davide Pedrioli (Ppd) il 'testimone' per l'ultimo anno di presidenza del Legislativo cittadino
30 giugno 2020
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Cambio della guardia questa sera al vertice del Consiglio comunale di Bellinzona. Con 44 sì, zero contrari e 5 astenuti (Verdi e Sinistra) il plenum ha designato nuovo presidente per l'ultimo anno di legislatura il leghista Luca Madonna, 57 anni, fresco di Legislativo avendo assunto la carica sei mesi orsono quale subentrante. Riceve lo scettro dal popolare democratico Davide Pedrioli che ha condotto il parlamento cittadino durante gli ultimi dodici mesi. «Nel rappresentare il nostro Comune - ha sottolineato Pedrioli - si entra in contatto con la città che di solito non si percepisce. Occasioni che consentono di capire come funzionano determinati ambiti». Quindi due auspici rivolti ai colleghi: «Nel nostro lavoro ritengo importante non uscire dai paletti della concretezza e mai confondere determinazione con arroganza e pragmatismo con superficialità». Quanto alla qualità del dibattito, Pedrioli ha sottolineato la presenza di un'ampia varietà fra le mura della Turrita, «ma attenti a non sforare nella comicità». Luca Madonna, «leghista da sempre», professionalmente attivo nel settore dei trasporti pubblici, dal canto suo ha espresso il desiderio di vedere presto chiariti i motivi dei superamenti di spesa milionari emersi nelle opere pubbliche. Suo l'invito a non eccedere negli investimenti, «laddove vi sia un po' di spazio per la riduzione del moltiplicatore d'imposta». In cosa crede? «Nella stretta di mano, negli amici, in chi ammette gli errori, nelle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, nella giustizia e, con qualche riserva, anche in questo Municipio che cercheremo di aiutare ad uscire dalle presenti difficoltà». Alla carica di vicepresidente è stato designato con voto unanime il liberale-radicale Vincenzo Mozzini. New entry, in casa Plr, Enza Cappelletti De Rosa che subentra a Federico Rossini.

Aspettando il Parco urbano

Piatto forte della seduta odierna - una volta evasi consuntivi comunali 2019 (avanzo d'esercizio 2 milioni) e degli enti autonomi Musei, Teatro, Sport, Carasc e Amb - è la prosecuzione della realizzazione del Parco urbano all'ex campo militare con la seconda e terza tappa, rispettivamente di 1,9 e 1,4 milioni. Nel primo caso fra le opere previste vi sono anche la trasformazione dello specchio d’acqua in una fontana con giochi d’acqua dinamici, la posa dell'albero del vento (già avvenuta) e l'illuminazione dell’area multifunzionale e quella dei giochi d’acqua, ma non il nuovo collegamento sopraelevato alla passerella del confinante Bagno pubblico inizialmente inserito nel progetto e poi abbandonato; il secondo messaggio mira alla realizzazione del ritrovo pubblico Café du Parc. A vuoto, in apertura di seduta, il tentativo del gruppo Lega/Udc di chiedere lo stralcio dei due crediti dall'ordine del giorno, ritenendo necessario attendere l'esito dei due audit avviati dal Municipio per far luce sui superamenti di spesa per Policentro della Morobbia, Stadio comunale e Oratorio di Giubiasco. La proposta di rinvio è stata bocciata con 31 no, 18 sì e un astenuto.

Conti 2019 positivi (e votati) ma difficoltà in arrivo

Ivan Ambrosini, capogruppo Ppd e relatore della Commissione Gestione, intervenendo sul consuntivo 2019 - infine approvato con 47 sì, 3 no e due astenuti - ha rimarcato la preoccupazione verso quanto «ci aspetta con le prevedibili minori entrate fiscali, pari a 5-6 milioni annui, annunciate a seguito dell'emergenza Covid». Perciò «è necessario ottenere in tempi ragionevoli l'aggiornamento del preventivo 2020 e del piano delle opere e degli investimenti, per capire come sarà possibile affrontare il consolidamento e lo sviluppo della città aggregata», pur considerando che il capitale proprio per i progetti strategici ha raggiunto quota 54 milioni e che sono pure a disposizione i 20 milioni promessi dal Cantone in ottica aggregativa. Sulla stessa lunghezza d'onda - con analoghe preoccupazioni relative anche ai 5 milioni di sorpassi di spesa nelle opere pubbliche oggetto di audit - i portavoce di Plr e Sinistra. Dal canto suo il gruppo Lega/Udc, ha elencato Lelia Guscio, visti i chiari di luna chiede «da subito il contenimento della spesa, il rinvio dei progetti non prioritari come le fasi 2 e 3 del Parco urbano, e un sostegno tangibile alle attività che rischiano di scomparire, tramite buoni acquisti da usare nei piccoli commerci». Sul fronte opposto, quello dell'Mps, Monica Soldini ha portato in sala «il malumore che serpeggia fra i dipendenti comunali e fra i docenti, sia per il peggioramento delle prestazioni pensionistiche, sia perché molti non si ritengono messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro». Secondo il sindaco Mario Branda, per contro, a tre anni dall'aggregazione «siamo sulla buona strada. Oggi le finanze sono sotto controllo e, pur con qualche difficoltà, limiti ed errori, ciò conferma che le previsioni negative di taluni non si sono avverate. Si sono anzi gettate le basi per procedere con investimenti consistenti partendo da un moltiplicatore invariato al 93% e un capitale proprio rafforzatosi passando da 48 a 54 milioni. Peccato che taluni politici, dipendenti e funzionari non abbiano ancora interiorizzato la nuova realtà comunale che richiede diverso tempo per consolidarsi».

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