Bellinzonese

Tre morti in piazza Grande a Giubiasco: delitto passionale

Ex poliziotto della Cantonale in pensione spara a sua moglie, cameriera all'Osteria degli Amici, e a un dirigente della Cantina Sociale. Poi si suicida

(Rescue Media)
17 maggio 2020
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Tragedia oggi in Piazza Grande a Giubiasco dove poco dopo le 14 si sono uditi alcuni colpi di pistola provenire dall'Osteria degli Amici. Un ex agente della Polizia cantonale di 64 anni, domiciliato nel Locarnese e in pensione da alcuni mesi, è entrato nel locale pochi minuti prima dell'orario di chiusura domenicale e ha puntato la propria arma contro un cittadino svizzero di 60 anni (domiciliato nella zona, era dipendente di lungo corso della vicina Cantina di Giubiasco) che in quel momento si trovava insieme alla cameriera, una 47enne di nazionalità svizzera ma originaria dell'Ungheria, moglie dell'agente in pensione dal quale si stava separando. Una frequentazione probabilmente non gradita all'ex poliziotto, che avendo fatto parte dei corpi speciali era un ottimo tiratore. Forse in preda a un raptus alimentato dalla gelosia (sarà l'inchiesta a stabilirlo), ha esploso alcuni colpi di pistola contro i due, freddandoli, per poi rivolgere l'arma verso se stesso. Pesante il bilancio: tre morti. L'ex agente è deceduto alcuni minuti dopo: vano il tentativo di tenerlo in vita fatto dai sanitari della Croce Verde di Bellinzona giunti sul posto.

Si cercano testimoni

Per sparare - spiega sul posto alla 'Regione' Antonio Ciocco, capo della Gendarmeria di Bellinzona - ha usato l'arma d'ordinanza che gli era rimasta al momento del pensionamento. Interrogatori di testimoni sono in corso per comprendere l'esatta dinamica; non si sa se le persone sentite abbiano però effettivamente assistito alla scena. Coordina l'inchiesta il procuratore pubblico Roberto Ruggeri. Sul posto è stato attivato un vasto dispiegamento di forze dell'ordine. Al fine di consentire le verifiche e i rilievi del caso, l'intera zona è stata isolata e messa in sicurezza.  Eventuali testimoni sono pregati di contattare la Polizia cantonale allo 0848 25 55 55.

Il vicesindaco Bersani scioccato: 'Un dramma per la nostra comunità'

Già sindaco di Giubiasco per molti anni, oggi vicesindaco di Bellinzona e capodicastero Sicurezza, nonché membro del Consiglio di amministrazione della Cantina di Giubiasco, Andrea Bersani si dice sconvolto: «Evidentemente - spiega alla 'Regione' - quanto accaduto non s'inserisce in un problema di sicurezza generale che la Città di Bellinzona, o il quartiere di Giubiasco, fortunatamente non hanno. Si tratta di un fatto gravissimo ma isolato. Purtroppo è capitato e la nostra comunità non è abituata a questo genere di regolamento di conti personali. Un vero dramma per tutti noi".

Il ricordo di Galusero: 'Una carriera esemplare'

Rattristato dell'accaduto anche Giorgio Galusero, granconsigliere, ufficiale della Polizia cantonale in pensione e anch'egli domiciliato a Giubiasco. In passato - racconta al nostro giornale - aveva lavorato per un certo periodo con lo sparatore/suicida: «Inizialmente aveva fatto parte, con me, della sezione antiterrorismo allora fresca di costituzione. Successivamente ha lavorato per molti anni in Gendarmeria e infine anche nella sezione che collaborava con la Polizia federale per questioni di 'intelligence'. Lo ricordo come un bravo collega, che non ha mai avuto problemi di comportamento, o reazioni sopra le righe, all'interno del corpo di polizia. Una carriera esemplare e questo epilogo mi rattrista parecchio". Lo sparatore/suicida era peraltro membro di comitato della Federazione svizzera funzionari di polizia, sezione Ticino.

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