Bellinzonese

L’Associazione dei Comuni bleniesi verso un cambiamento

C’è chi propone di scioglierla ma secondo i sindaci si è trattato di un malinteso: ‘Va mantenuta apportando qualche modifica, ma serve tempo’

I sindaci B. De Leoni. Boschetti Straub e Bianchetti (Ti-Press)
6 marzo 2020
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L’Associazione dei Comuni della Valle di Blenio (Ascoble) è in crisi? Può sembrare leggendo la convocazione per l’assemblea in programma mercoledì prossimo (alle 10) nell’aula magna delle Scuole medie di Acquarossa. Nel corso della serata sono infatti due le parti previste: quella ordinaria, in cui l’assemblea è chiamata in particolare a valutare i conti d’esercizio 2019, e quella straordinaria convocata da una parte dei membri.

Due le trattande relative a questa seconda parte: lo stanziamento di 200mila franchi a favore del progetto di valorizzazione del centro Polisport a Olivone e una decisione sul futuro di Ascoble, ovvero il “mantenimento con revisione dello statuto per meglio definire le competenze del comitato e dell’assemblea” oppure il suo scioglimento. I malumori che hanno portato a questa situazione hanno origine nella decisione presa a maggioranza dal comitato di Ascoble alcuni mesi fa di assegnare 200mila franchi al progetto del Polisport. Secondo chi ha raccolto le firme per convocare l’assemblea straordinaria, si è trattato di una decisione che non spettava a questo gremio, bensì all’ intera assemblea (vedi ‘laRegione’ del 10 dicembre), composta da tutti i consiglieri comunali della valle. Dal 2012 nel comitato dell’associazione siedono invece tutti i municipali, ma anche i granconsiglieri bleniesi e rappresentanti dell’Ente regionale per lo sviluppo e dei patriziati.

‘Serve tempo’

Pur riconoscendo la necessità di apportare delle modifiche alla struttura attuale, tutti e tre i sindaci (in foto) interpellati dalla ‘Regione’ confermano la bontà e l’utilità di Ascoble. Il sindaco di Acquarossa Odis B. De Leoni, attuale presidente dell’associazione, spiega che per avere il tempo necessario per analizzare possibili modifiche statuarie e per informare i delegati sulle alternative verrà proposto il rinvio della trattanda. «Anche perché tre settimane dopo l’assemblea, i rappresentanti politici potrebbero cambiare in occasione delle elezioni comunali», sottolinea il sindaco. Sul fatto di aspettare prima di effettuare un cambiamento è d’accordo anche la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub. «Ci siamo resi conto che la formula attuale non è l’ideale come tipo di struttura ma non siamo pronti a modificarla. Meglio rimandare e studiare una convenzione tra Comuni o un gruppo di lavoro per trovare un’alternativa», spiega al nostro giornale. «Sciogliere Ascoble potrebbe dare un messaggio negativo, facendo sembrare che siamo in guerra tra Comuni, ciò che non è assolutamente vero», aggiunge. Pure il sindaco di Serravalle Luca Bianchetti ritiene che la proposta di sciogliere Ascoble sia nata da un’incomprensione. «Il comitato lavora bene, è molto funzionale trovarsi tutti attorno allo stesso tavolo per discutere di temi regionali. È un ponte di aggregazione dei tre Comuni, che ci permette di essere riconosciuti anche da altri enti, come il Cantone», sottolinea. «Ascoble deve rimanere anche se non si sa ancora in che entità e con che assetto istituzionale». Sarebbe dunque corretto secondo lui rimandare la trattanda e valutare che assetto introdurre, «snello e più dinamico per portare avanti il lavoro svolto finora».

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