Bellinzonese

Mortale di Quinto, in aula l'autista del Tir

Il 52enne cittadino italiano e romeno deve rispondere di omicidio colposo plurimo. Nel luglio del 2016 aveva tamponato e ucciso un'intera famiglia incolonnata sull'A2

Ti-Press
11 marzo 2019
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Un'intera famiglia morta sul colpo: padre, madre e le due bambine di 8 e 12 anni. Tutti rimasti intrappolati nelle lamiere della loro vettura con targhe germaniche, accartocciatasi fra due camion come una lattina d’alluminio. 

Questa la sintesi di quanto successo sull'autostrada A2 all'altezza di Quinto in quel terribile giorno del 26 luglio 2016. E a distanza di due anni e mezzo, questa mattina l'autista del Tir investitore, un 52enne di nazionalità italiana e romena, in sedia a rotelle è comparso in aula di fronte alla Corte delle assisi criminali di Leventina riunite a Lugano.

L'uomo, che a differenza dei componenti della famiglia tedesca era riuscito a cavarsela nonostante le gravi ferite rimediate, è accusato di omicidio colposo plurimo e infrazione grave delle norme della circolazione stradale. L'imputato, si legge nell'atto d'accusa, quando ha tamponato l'auto, stava circolando alla velocità di 90 km/h. E ha omesso negligentemente di adattare la velocità alle condizioni del traffico e alle peculiarità del proprio veicolo (camion carico) e quindi di avvistare per tempo la colonna di traffico che lo precedeva.

Presiede la Corte il giudice Mauro Ermani. L'accusa è sostenuta dal procuratore pubblico Arturo Grazoni. L'uomo, difeso dall'avvocato Stefano Genetelli, era stato rinviato a giudizio nel dicembre del 2017. 

Il colpo di sonno fra le ipotesi più plausibili 

Ad aver scaturito l'impatto sembrerebbe essere stato un colpo di sonno. Almeno questo è quanto porterebbe a concludere la perizia eseguita sull'autista del tir, che ha accertato che l'uomo è affetto da una sindrome delle apnee ostruttive del sonno di grave entità.

Un problema di cui l’uomo soffriva già in precedenza, pur non essendone cosciente, e che l’incidente stesso non può avere causato o acuito. La patologia provoca anche di giorno colpi di sonno improvvisi e non controllabili. Probabilmente ciò è avvenuto poco prima di quel terribile impatto. 

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