Bellinzonese

L'Otr volta pagina: nel Cda 12 volti nuovi su 13

L'assemblea ha eletto il nuovo vertice strategico e archivia il primo quadriennio caratterizzato da diffidenze regionali

14 febbraio 2019
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L'assemblea dell'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino ha designato questa sera in una gremita sala Arsenale di Castelgrande il Consiglio d'amministrazione per il periodo 2019-22 che risulta quasi del tutto rinnovato rispetto a quello in carica nel primo quadriennio di esistenza presieduto da Flavia Marone. La quale, dopo cinque mesi di autosospensione, non ha sollecitato la riconferma né un nuovo mandato. Su 13 membri, 12 sono nuovi e 11 sono stati confermati in blocco così come proposti dai Distretti e dalle associazioni di categoria rappresentate nell'Otr. In un caso, quello degli esercenti, vi è stato un ballottaggio essendo stata formulata in sala una candidatura non ufficiale. Il Cda risulta così composto: Luca Bianchetti (sindaco di Serravalle, attuale presidente ad interim di Otr, entrato nel Cda a fine 2017 e probabile nuovo presidente: lo deciderà il Cda nella sua prima riunione) ed Eliane Jemini (contadina e municipale di Acquarossa, già membro Cda Blenio Turismo) per i Comuni bleniesi; Corrado Nastasi (insegnante alla Commercio e consigliere comunale di Faido) e Sergio Barloggio (consigliere comunale di Prato e giudice di pace, già membro Cda di Leventina Turismo) per il distretto di Leventina; Joël Rossetti (responsabile dei corsi Lingue e Sport e municipale di Biasca) e Sem Genini (municipale di Riviera e segretario agricolo cantonale) per quello di Riviera; Charles Barras (direttore Scuola alberghiera e turismo, consigliere comunale a Bellinzona) e Giorgio Krüsi (ufficiale dell'esercito) per quello di Bellinzona. Nonché Michele Santini per il settore alberghiero, Fiorella Macullo per gli esercenti, Marco Bignasca per i trasporti turistici e a fune, Christian Rigozzi per i commercianti e Ivan Ambrosini per l'Ente regionale di sviluppo.

Dodici su tredici sono volti nuovi, confermato solo Bianchetti. In alternativa all'uscente Mattia Manzocchi (presidente di Gastro Bellinzona e Alto Ticino) messosi a disposizione per un nuovo mandato, Eros Valchera della Fondazione Montegreco ha proposto l'esercente di Giornico Fiorella Macullo, che in scrutinio segreto ha raccolto 35 voti su 74 spuntandola per tre schede su Manzocchi (32).  «Un ricambio generale - ha annotato Flavia Marone nel suo ultimo intervento in qualità di presidente - resosi necessario per ripartire con nuovo slancio e senza i pregiudizi e le diffidenze territoriali manifestatisi dopo la fusione del 2015 fra i precedenti quattro enti turistici». L'assemblea è filata via senza sussulti né polemiche. «Strano – ha annotato a un certo punto il presidente del giorno Bruno Lepori – perché mi avevano preannunciato che sarei entrato in una gabbia di leoni». Invece niente. Nemmeno il tema sensibile del disavanzo di 580mila franchi accumulato nella gestione dei castelli negli ultimi 18 anni ha generato discussione, dopo gli inevitabili accenni fatti da Marone, dal direttore Yuri Clericetti e dal sindaco Mario Branda la cui città si è accollata la copertura di un terzo del buco. Gli altri due terzi competeranno al Cantone (proprietario dei manieri) e all'Otr.

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