Bellinzonese

Licenziamenti nelle Valli: 'Situazione preoccupante'

Con i dieci licenziamenti annunciati alla Gf-Elti di Giornico, persi almeno 150 posti di lavoro nelle Tre Valli nell'ultimo anno

Ti-press
6 febbraio 2019
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Licenziamenti alla succursale di Giornico della GF-Elti. La ditta, attiva nel settore della metallurgia per la lavorazione di tubi strutturali, chiuderà nei prossimi mesi e ha notificato la disdetta a dieci dipendenti per la fine di maggio di quest’anno. Lo comunica il sindacato Ocst in una nota stampa specificando che l’azienda, attiva in Ticino dal 2013, è parte del gruppo GF-Elti con sede in Italia e ha sede in Svizzera a Giornico nella zona Ex Monteforno. L’azienda ha ritenuto che per ragioni economiche non era più opportuno continuare a lavorare a Giornico. La direzione, contattata dalla ‘Regione’, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Il sindacato, si rende noto, ha incontrato i lavoratori ed è in contatto con la direzione per l’elaborazione di un piano sociale. “È iniziato un periodo di consultazione, con contatti con l'azienda, la quale ha dimostrato di voler mitigare il più possibile i danni dovuti ai licenziamenti”, spiega il sindacalista Ocst Claudio Isabella.

Per i dipendenti – tutti residenti nella regione – la notizia dei licenziamenti annunciata venerdì scorso è giunta inaspettata ed “è stata un duro colpo”, afferma Isabella. "C'è dispiacere per questa notizia, come sindacato ci adopereremo in tutti i modi per riuscire ad accompagnare e aiutare queste persone che rimarranno senza lavoro”, aggiunge.

Nelle Valli ‘Situazione preoccupante’

“Notizie come questa – si legge nella nota stampa – sono troppo frequenti nel nord del nostro Cantone, tanto che nell’ultimo anno si sono persi almeno 150 posti di lavoro, tanti, troppi per la realtà delle Tre Valli. È importante non assistere passivamente a questi avvenimenti e porre le condizioni per un vero sviluppo economico che tenga viva la regione e scongiuri il rischio di vederla impoverita di una rete economica e sociale”. Una situazione che il sindacalista definisce preoccupante “è necessario intervenire a livello istituzionale, casca quindi a pennello la petizione lanciata dai Comuni della Bassa Leventina e dall’Unione contadini per il rilancio economico dell'area ex Monteforno”, afferma il sindacalista.

Soltanto nell’ultimo anno, oltre ai licenziamenti della Gf-Elti, ricordiamo la chiusura della Elcotherm di Biasca, che aveva comportato 23 licenziamenti, i 14 lincenziamenti della Imerys di Bodio, la perdita di 40 posti di lavoro nell’area di servizio di Stalvedro e, il mese scorso, l'annuncio del taglio di otto posti alla Intervalves di Biasca. 

 

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