Bellinzonese

Croci nuovo presidente Lati, al via piano di rilancio

L'ex sindaco di Mendrisio designato dall'assemblea della Federazione ticinese produttori di latte. Nuovi azionisti lucernesi per uscire dalla crisi

Carlo Croci (Ti-Press)
18 gennaio 2019
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Abbandonate le vesti di sindaco di Mendrisio, Carlo Croci si è gettato in nuove 'avventure' imprenditoriali. Dopo aver assunto le redini della Valascia Immobiliare Sa – committente del nuovo stadio biancoblù da 50 milioni di franchi il cui cantiere sulla piana di Ambrì partirà la prossima primavera – questo pomeriggio è stato designato nuovo presidente del Consiglio di amministrazione della Lati di Sant'Antonino, principale azienda casearia ticinese e uno dei maggiori gruppi alimentari attivi nel cantone. Croci prende il posto di Ulrico Feitknecht di Cadenazzo che ha dimissionato venerdì scorso riconoscendo le gravi difficoltà in cui versa la Lati ormai da parecchi mesi. La nomina è stata decisa nel pomeriggio dall'assemblea della Federazione ticinese produttori di latte. La Ftpl controlla l'azionariato della Lati e l'assemblea ha pure avallato il piano di rilancio della Sa approntato dal comitato presieduto dal bleniese Nello Croce.

'Il futuro di Lati è garantito: nuove partecipazioni, nuovo Cda e nuova strategia'

Per continuare a garantire l’esistenza della latteria-caseificio Lati Sa “confrontata a crescenti difficoltà finanziarie”, la Ftpl spiega in un comunicato di aver preso contatto con la lucernese Zmp, la Cooperativa dei produttori di latte della Svizzera centrale (Genossenschaft Zentralschweizer Milchproduzenten). Nel corso dell’odierna assemblea generale “sono state prese le decisioni indispensabili per avviare un risanamento a lungo termine dell’azienda”.

In Ticino sono prodotti annualmente circa 20 milioni di chilogrammi di latte commerciale (compreso il latte di caseificio). I produttori ticinesi sono riuniti nella Ftpl che è la più piccola associazione di questo tipo in Svizzera. Quanto alla latteria-caseificio Lati Sa, interamente di proprietà della Ftpl, trasforma annualmente circa 12 milioni di chilogrammi di latte.

Zmp e Ftpl-Lati “hanno una lunga storia comune. Soprattutto durante il secolo scorso l’approvvigionamento di latte del Ticino è stato garantito da forniture dalla Svizzera interna (in particolare da cooperativa Mlv che ha preceduto Zmp). Zmp e Lati Sa hanno collaborato occasionalmente anche nel corso degli ultimi anni.

'Sempre più difficile competere sul mercato'

Recentemente, per la piccola struttura regionale che è Lati Sa, “è diventato sempre più difficile competere sul mercato e le sue difficoltà finanziarie si sono fatte sempre più evidenti”. Per questa ragione la Ftpl ha preso contatto con Zmp “avviando trattative per garantire insieme un futuro all’azienda”.

'Continuare a lavorare il latte ticinese in Ticino: scelta sensata e sostenibile'

Il Ticino, prosegue il comunicato della Ftpl, è una regione a parte con un mercato per latticini e formaggi inconfondibili provenienti dalla zona del San Gottardo: “I latticini e i formaggi ticinesi godono di un’immagine eccellente non solo nel cantone, ma anche in tutta la Svizzera. Continuare a lavorare sul posto il latte di produzione locale è pertanto una decisione sensata, considerate in particolare le interessanti opportunità che esistono soprattutto per i formaggini freschi e i formaggi a pasta molle”. Perciò, proseguire nella produzione locale di latticini ad alto valore aggiunto “significa anche consolidare la regione e, più in generale, il settore lattiero-caseario dell’intero paese”.

Le misure per il risanamento e ristrutturazione interna

L’odierna assemblea generale, tenutasi a Sant'Antonino, ha preso le decisioni necessarie ad avviare il risanamento, e meglio “importanti decisioni per avviare un risanamento a lungo termine di Lati Sa”. L’intero capitale azionario è stato annullato – spiega la Ftpl – e un partner rinuncia al rimborso di un prestito più che consistente. L’assemblea  ha pure deliberato un aumento del capitale azionario di 1 milione di franchi. La Ftpl deterrà in futuro il 20% del capitale azionario. I nuovi azionisti sono Cetra Alimentari Sa (10%) e Zmp Invest Ag (70%). Il Consiglio di amministrazione è stato rinnovato di conseguenza, ed è ora composto da Carlo Croci (presidente), e dai membri Christian Arnold (Seedorf, Uri), Jürg Dräyer (Vaglio), Silvio Guggiari (Tenero) e Robert Muri (Küssnacht, Svitto). Per i produttori di latte ticinesi “non cambia nulla. Restano come in passato membri della loro federazione, la Ftpl”.

Nuove collaborazioni e nuovi canali di vendita

Il risanamento “mira a garantire una produzione di latticini di prima qualità e a instaurare nuove sinergie”. Il piano sul quale si sono accordati i tre azionisti (Ftpl, Cetra Alimentari Sa e Zmp Invest AG) “si concentra sulla produzione di latticini e formaggi ticinesi di prima qualità (in particolare formaggini freschi e formaggi a pasta molle) destinati al mercato cantonale e svizzero”. Intende inoltre instaurare “sinergie con altre aziende del settore lattiero-caseario ticinese e aprire nuovi canali di vendita”. Nel corso di questi processi “saranno con ogni probabilità adottate misure di ristrutturazione interne”. L’obiettivo è quello di avviare la Lati verso “una riuscita economica a lungo termine, facendone un’azienda affidabile tanto per i suoi dipendenti quanto per i suoi fornitori e la sua clientela”.

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