Bellinzonese

Imprenditore fermato con tre tartarughe giganti nel furgone

Ha importato dall'Italia esemplari protetti violando le disposizioni internazionali ed elvetiche. In arrivo multa e denuncia penale per maltrattamenti

La specie Sulcata, originaria dell'Africa e di grandi dimensioni, è protetta
14 dicembre 2018
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Lo hanno fermato nottetempo i doganieri ticinesi durante un controllo effettuato sul territorio. Al volante di un furgone da cantiere – che poco prima aveva lasciato l’autostrada italiana per entrare da un valico minore incustodito del Mendrisiotto e non da quello principale sempre presidiato – c’era un imprenditore del Bellinzonese. Sul bancale posteriore, posizionate alla bell’e meglio fra delle plastiche, i doganieri hanno scoperto tre esemplari quasi adulti di tartaruga sulcata lunghi più di mezzo metro e dal peso superiore ai 50 chilogrammi. Si tratta della specie più grande originaria del continente africano: a differenza di altre testuggini di terra non va in letargo e provenendo da un clima secco e molto caldo necessita alle nostre latitudini di ampi spazi coperti, chiusi e ben riscaldati durante l’inverno. Pena il facile insorgere di malattie alle vie respiratorie.
L’importazione in Svizzera, come per moltissimi altri animali selvatici, soggiace a disposizioni valide sul piano internazionale e fatte proprie dalla Confederazione (cfr. articolo a destra). Nessuna delle disposizioni previste era stata rispettata dall’uomo fermato: non aveva chiesto informazioni né autorizzazioni alle autorità veterinarie, non aveva seguito la formazione teorica e pratica necessaria ad apprendere le modalità di tenuta e alimentazione, né disponeva delle strutture adeguate. Inoltre uno dei tre esemplari appariva molto sofferente a causa di gravi ustioni subite in precedenza a causa di un incendio.

Multa e querela in vista

La scoperta risale allo scorso mese di giugno e attualmente la procedura di contravvenzione (multa in vista) è ancora aperta, anche a seguito di opposizioni e ricorsi interposti dal diretto interessato. La competenza è dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria che ha inizialmente confermato il sequestro a domicilio dei tre esemplari deciso dalle autorità doganali. Il titolare, che li aveva comprati nel Nord Italia e trasportati personalmente con l’intenzione di tenerli a casa, ha poi deciso autonomamente (infrangendo l’ordine di sequestro) di consegnare la tartaruga ustionata a una protezione animali. La quale, non sapendo bene cosa fare, ha chiesto lumi all’Ufficio del veterinario cantonale che ha deciso il trasferimento alla Clinica per animali esotici di Zurigo. Dove, considerato il grave stato di salute, la tartaruga è stata infine addormentata.

Dal canto suo l’Ufficio federale di veterinaria ha confermato la confisca e fatto trasferire gli altri due esemplari in una struttura abilitata d’Oltralpe. Mentre il veterinario cantonale Luca Bacciarini intende depositare in Procura una querela penale per violazione della Legge federale sugli animali: per maltrattamenti, considerata l’inadeguata modalità di trasporto sul furgone, e per mancate cure all’animale ustionato.

Questo caso di importazione illecita non è ovviamente isolato, ma rappresenta uno dei più clamorosi registrati in Ticino nel corso dell’anno che sta per finire. Ed è utile a sensibilizzare la gente nell’avvicinarsi del Natale, quando acquisti e regali azzardati e presi alla leggera possono facilmente trasformarsi in seri grattacapi per persone e animali. Un buon consiglio, inoltre, è diffidare dagli acquisti di animali tramite siti internet.

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