Bellinzonese

Castione-Lumino, petizione contro la scuola lunga 200 metri

Un gruppo di confinanti sta raccogliendo firme: protesta per le modalità adottate dalle autorità e per l'impatto del monolite sul vicinato

Soleggiata a ovest, ma le abitazioni sul retro?
29 maggio 2018
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‘Se ci fosse la luna si potrebbe cantare’ è il nome che i progettisti Edy Quaglia PeR architetti hanno dato all’ampliamento del comparto scolastico di Castione tramite l’innalzamento delle medie di un piano e l’inserimento di un nuovo corpo contiguo a due piani per l’asilo, il tutto per una lunghezza complessiva di 200 metri e un’altezza di 12. Preso in prestito da un brano di De Gregori, il nome secondo taluni confinanti – residenti nella frazione di Bergamo in territorio di Lumino – appare affatto poetico viste le ricadute negative che in questi giorni hanno fatto circolare sotto forma di petizione da inoltrare alle autorità cantonali e comunali. Restando nella metafora musicale, rischiano infatti di dover fare i conti con ‘The dark side of the moon’. Non volendo vivere nel lato oscuro della luna, all’ombra di un monolite che chiedono non venga realizzato, confidano che l’ampliamento sia rivisto architettonicamente, anche in ottica regionale.
La petizione attacca con una critica di fondo: della novità i confinanti sono stati informati non dalle autorità preposte – come indica la Legge sullo sviluppo territoriale prevedendo un’informazione pubblica durante la pubblicazione della variante di Piano regolatore – bensì dai media. Quindi, vengono elencati i punti ritenuti penalizzanti. Primo: le immagini ufficiali del progetto (quelle sin qui diffuse) mostrano la facciata ovest della ‘stecca’ lunga 200 metri, ma non quella est che dà sulla frazione di Bergamo dove si contano 35 case e 130 abitanti. “Si tratta di un muro i separazione fra i due Comuni!”, obiettano i petenti.

‘Distanza ridotta anziché aumentata’

Seconda critica: il bando di architettura promosso da Comune di Arbedo-Castione e Cantone “aveva come precisa consegna l’indipendenza delle tre unità scolastiche” presenti (asilo, elementari e medie). Ciò che il progetto“non presenta e neppure il parco scolastico”. Anche la giuria espressasi sui progetti in concorso – annotano i petenti – segnala questo problema annotando che il volume unitario del nuovo intervento non riesce a raccontare i differenti contenuti dei tipi di scuole presenti. Un’articolazione più attenta delle varie parti di progetto potrebbe garantire una proposta volumetrica e urbanistica più equilibrata rispetto al contesto circostante”.
Inoltre il progetto “non risolve la sistemazione viaria e nemmeno affronta il problema dei posteggi che gli abitanti attendono da oltre 40 anni, anzi peggiora la situazione già ora problematica”, tanto che “il Municipio di Arbedo-Castione tenta di risolverla spostando il traffico su Lumino lungo via Castione, la vecchia via Francigena iscritta a livello federale fra le strade storiche da proteggere”. Scorretto verso i cittadini e gli altri progettisti – proseguono i petenti – è che il Comune abbia elaborato una variante di Piano regolatore per soddisfare le esigenze del progetto scelto (non sarebbe stato necessario per gli altri progetti premiati) e non per motivi fondati come definito nelle Norme di applicazione del Piano regolatore”. In soldoni, la variante propone di aumentare l’altezza da 8,5 metri a 12 e diminuire la distanza dal confine a 5 metri al posto di 6, mentre secondo le Napr per una simile lunghezza, la distanza dovrebbe essere aumentata a 12”. Ne conseguono “un imbruttimento di tutta la zona e un notevole danno finanziario”. All’ordine del giorno della seduta di ieri, il Consiglio comunale aveva lo stanziamento di 630mila franchi necessari a progettare la prima fase.

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