Bellinzonese

'E ora si prevedano più fermate AlpTransit per le Tre Valli'

Ben apprezzato il collegamento veloce serale da Basilea a Biasca. Commissione regionale dei trasporti e Municipio tornano a chiedere più stop nel borgo

30 aprile 2018
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Sono apprezzate le fermate giornaliere AlpTransit a Biasca. L’impressione che raccogliamo dagli addetti ai lavori, i quali riferiscono di un viavai in stazione con gli studenti della regione che sembrano usufruire spesso dell’offerta dei treni veloci, ci viene confermata. Da Basilea con il treno delle 21.04 è possibile raggiungere il borgo della Riviera in sole 2 ore e 32 minuti, con un risparmio di una trentina di minuti rispetto ai collegamenti tradizionali. Un vantaggio non solo in termini di tempo, ma al livello di comodità se si pensa che, altrimenti, bisogna effettuare almeno un cambio in più risalendo da Bellinzona verso Biasca a bordo di un treno Interregio o di un TiLo. Soddisfatti quindi? Omar Terraneo, capodicastero Mobilità e trasporti del Municipio di Biasca, non fa salti di gioia. Anzi. «Non possiamo dirci soddisfatti», dichiara raggiunto dalla ‘Regione’. Il Municipio, chiarisce Terraneo, auspica ulteriori fermate, e anche dalle partenze. Deve insomma a mente delle autorità locali, essere offerta la possibilità alla popolazione locale di beneficiare a pieno dell’apertura della vicina galleria di base del San Gottardo. Terraneo parla di un minimo di due partenze al giorno.

Massimo Ferrari, per conto della Commissione regionale dei trasporti (che si era a suo tempo mobilitata con una raccolta firme), vedrebbe meglio tre o quattro fermate, sia la mattina che la sera, per un servizio effettivamente di qualità in favore di quel pendolarismo del futuro, più volte retoricamente annunciato, che consentirebbe di risiedere nelle valli a nord del Ticino e lavorare nei centri urbani della Svizzera. «Potrebbero rilanciare lo sviluppo nelle Tre valli», chiosa. Ferrari assicura dunque che, in seno alla Commissione, c’è l’intenzione di tornare alla carica nei confronti della compagnia di trasporto nazionale, bussando alle porte dei servizi cantonali competenti nei mesi di valutazioni che precedono il cambio di orario. «Su questo punto il Consiglio di Stato ci ha garantito il suo appoggio», evidenzia. Ferrari riconosce però che difficilmente ci potranno essere dei miglioramenti prima del raddoppio parziale dei binari tra Arth-Goldau e Zugo, grazie al quale tra Zurigo e il Ticino potranno circolare treni ogni mezz'ora.

Terminal dei TiLo a Biasca

Ragionare in termini di mobilità oggi significa però avere uno sguardo intermodale, tanto per riprendere un concetto in voga. È così che nel borgo si confida in un potenziamento della rete AutoPostale per il comprensorio tra Biasca e Arbedo-Castione, ma soprattutto si spera in un miglioramento dell’offerta TiLo, con collegamenti che si vorrebbero ogni 15 minuti. Sia Terraneo, che Ferrari parlano in questo senso di spostare il terminal, capolinea, dei TiLo da Arbedo-Castione a Biasca. «Siamo confrontati con un aumento costante dell’utenza», annota Ferrari, che parla di un passo conseguente alla riapertura della stazione di Bodio.

Le Ffs freddano l’entusiasmo

Fin qui la politica, ma cosa ne pensano le Ffs di un aumento delle fermate AlpTransit a Biasca? Ebbene la compagnia nazionale di trasporto fa sapere che non sono previsti nuovi treni veloci tra Basilea e Biasca (in entrambi i sensi), ricordando che l’ottimizzazione citata è stata invero decisa con il Cantone per togliere un bus da Bellinzona verso Biasca. Dati sull’apprezzamento della fermata AlpTransit non ve ne sono.

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