Bellinzonese

Murata Montebello, altra segnalazione all'Unesco

Il Club ticinese scrive alla Direzione di Parigi segnalando i timori per i futuri treni merci. Questo dopo la recente scoperta di un cedimento a Castelgrande

Ti-Press
28 aprile 2018
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Cosa rischia la murata dei castelli che dal Medioevo caratterizzano Bellinzona, fino a diventare nel 2000 patrimonio mondiale dell’umanità? È la domanda che il Club Unesco Ticino – attivo in Ticino dal 1999 per diffondere gli ideali dell’Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura – si è posto dopo il problema emerso nel 2017 alla murata ovest di Castelgrande. Un problema che – teme il sodalizio presieduto da Roberto Ghini – potrebbe presto ripetersi.
I fatti: l’anno scorso uno spanciamento notato in un tratto della murata ovest, più precisamente nel tratto lato vigneto che lascia Castelgrande per scendere verso viale Portone, ha richiesto un’analisi del quadro statico da parte del Cantone, proprietario dei manieri: è emerso che una crepa di 50 metri lungo la volta del camminamento sotterraneo ha creato spostamenti nelle fondamenta, ciò che ha generato lo spanciamento. La Sezione cantonale della logistica ha quindi commissionato un Piano d’intervento a uno studio di architettura e ingegneria che partendo dall’inserimento di 22 pali di rinforzo nel sottosuolo indica, attraverso più fasi, la strada da percorrere per ripristinare la stabilità. Il Consiglio di Stato ha coinvolto l’Unesco nazionale e prossimamente dovrebbe pubblicare il messaggio col quale chiederà al Gran Consiglio lo stanziamento di un credito pari a circa 700mila franchi. I lavori potrebbero essere eseguiti fra il prossimo autunno e la primavera 2019.

‘Svitto 2 è davvero necessario?’

Quanto emerso – spiega alla ‘Regione’ Roberto Ghini – potrebbe essere sintomo di una certa fragilità della secolare murata. Il riferimento va in particolare al tratto che da Montebello raggiunge il centro cittadino sovrastando il portale ferroviario sud del tunnel di Svitto, fra l’Ostello e l’autosilo Cervia. La galleria, ricordiamo, con un investimento di 36 milioni a carico delle Ffs è attualmente in fase di ampliamento nell’ambito della creazione del cosiddetto ‘corridoio di 4 metri’ lungo tutta la linea ferroviaria a Sud del Gottardo, necessario a consentire il transito dei treni merci di ultima generazione più imponenti degli attuali. Inoltre, una volta entrato in funzione il tunnel di base del Ceneri a fine 2020, le stesse Ffs avvieranno la realizzazione dello Svitto 2, un secondo tunnel parallelo all’attuale che completerà il progetto di terzo binario fra le stazioni di Bellinzona e Giubiasco voluto per assicurare il corretto flusso di treni passeggeri e merci oggi invece imbottigliato. «Un flusso che aumenterà sensibilmente – annota Ghini – sia per il numero di passaggi diurni e notturni, sia per la mole dei treni merci che peseranno molto di più e raggiungeranno addirittura il chilometro di lunghezza».
Ora, «proprio in considerazione del problema di stabilità emerso nella murata ovest che non è minimamente sollecitata dalle vibrazioni, ci stiamo chiedendo cosa potrebbe accadere nella murata sopra il doppio tunnel di Svitto. Tanto più che le Ffs, come a suo tempo spiegato alla popolazione toccata dal cantiere, per motivi di costi, e confidando nel nuovo materiale rotabile più performante e silenzioso, non intende inserire sotto la massicciata uno strato appositamente concepito per contenere le vibrazioni». Da qui «l’invio da parte nostra, prossimamente, di un dossier alla Direzione centrale Unesco di Parigi, affinché intervenga sulle Ffs con l’obiettivo di rivalutare l’effettiva necessità di Svitto 2. Anche perché sulla carta è previsto, entro 30 anni, l’aggiramento ferroviario di Bellinzona attraverso il Piano di Magadino».
Questo nuovo sollecito si aggiunge a quelli precedenti inviati sin dal 2014 a Berna e a Parigi dal Club Unesco Ticino, che è riuscito a ottenere su più livelli, coinvolgendo anche il Comitato internazionale scientifico Icomos, un’attenzione accresciuta verso il progetto ferroviario e i rischi per la murata.

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