LEVENTINA

L'Odissea di Enea e le peripezie per raggiungere la Leventina in treno

Viaggio: Zurigo-Bodio. Coincidenza persa ad Arth Goldau, ritorno a Erstfeld ma passeggeri fatti scendere a Flüelen. Zone periferiche tagliate fuori?

Ti-Press
10 aprile 2018
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Viaggio in treno viaggio sereno? Non per i passeggeri che oggi pomeriggio da Zurigo erano diretti verso il Ticino. Tra questi anche Enea, uno studente residente in Leventina, che ha contattato la redazione per segnalare i disagi subiti su quella tratta. Il treno, partito alle 14.09 da Zurigo, è giunto ad Arth Goldau con un ritardo di dieci minuti; il treno diretto verso il Ticino non ha aspettato i viaggiatori: persa dunque la coincidenza. Fin qui niente che un abituale viaggiatore non abbia mai vissuto. «A quel punto però ci è stato detto che i passeggeri in direzione di Biasca e Bellinzona dovevano aspettare sul treno, che sarebbe ripartito verso Erstfeld, dove avremmo potuto poi prendere un treno Tilo verso il Ticino» spiega Enea. Ma poi l’annuncio inaspettato da parte del personale delle Ffs presente sul treno: “A causa del ritardo accumulato il treno non raggiungerà Erstefeld, i passeggeri sono quindi pregati di scendere a Flüelen o tornare ad Arth Goldau”. Lo studente, esprimendo il proprio disappunto, fa notare che questi pesanti ritardi non fanno che aggravare la situazione per chi abita in periferia «verso la Leventina abbiamo soltanto un collegamento all’ora, con questi ritardi perderò la coincidenza verso nord e arriverò a casa con ore di ritardo”. Il giovane fa inoltre presente che nonostante la valle non sia ben servita dai treni, i prezzi pagati sono gli stessi. «Perché siamo sempre l’ultima ruota del carro?».

Raggiunto dalla redazione, il portavoce delle Ffs Patrick Walser, non vuole entrare in materia per quanto riguarda la politica dei prezzi. Mentre per ciò che concerne la soppressione del convoglio che era diretto verso Erstefled spiega che: «Un treno che accumula troppo ritardo viene soppresso perché rischia di creare problemi all’intensa rete dei treni in circolazione». 

'Non sono passeggeri di serie B'

Chiediamo a Walser se il treno diretto verso il Ticino non avrebbe potuto attendere dieci minuti, in modo da garantire la coincidenza. «No, assolutamente. Il nostro standard di attesa è di tre minuti al massimo – spiega Walser – altrimenti tutta la catena delle coincidenze viene rotta e l’impianto ferroviario ne risentirebbe». Se però il treno passa nella galleria di base del Gottardo – dove può recuperare parte del ritardo accumulato – è possibile aspettare qualche minuto in più. «Diciamo al massimo sette minuti», precisa Walser.  
Le zone periferiche sono doppiamente penalizzate in questi casi? Giriamo l'interrogativo al portavoce Ffs. «Purtroppo la situazione ci è nota, ci sono zone periferiche che possono risentire di questi disagi, è anche vero che abbiamo un traffico regionale di Tilo molto valido in direzione della Leventina, e sulla vecchia linea del Gottardo manteniamo diversi collegamenti e continueremo a farlo anche in futuro, anche grazie all’accordo stretto con la Schweizerische Südostbahn», osserva. «E gli abitanti delle regioni periferiche non sono assolutamente passeggeri di seconda categoria per noi», puntualizza.  

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