Bellinzonese

'Accolti nelle case di mezza Europa grazie ai nostri asini'

Dopo aver raggiunto la Svezia a piedi dalla Toscana, la coppia è sulla via del ritorno. In questi giorni si trova nel Bellinzonese

Ti-Press/Putzu
23 marzo 2018
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Non un viaggio, bensì una vera e propria esperienza sociale. Ripensando all’impresa compiuta nel corso degli ultimi due anni, Carlo Magnani e sua moglie Helena Kågemark non ricordano tanto luoghi o paesaggi ma le persone incontrate lungo il cammino. «Ogni giorno bussiamo a una porta diversa, solitamente nei pressi di una stalla, per chiedere del fieno per i nostri asini e, quando le condizioni meteorologiche sono avverse, anche un riparo», spiega Carlo Magnani da noi intervistato in occasione della giornata trascorsa ieri alle Scuole elementari di Arbedo.

Percorsi 2'600 km, ma ora non li contano più

La coppia è partita a inizio 2016 dalla Toscana per raggiungere a piedi e in compagnia di due asini la Svezia, nazione di cui la moglie è originaria, dove sono giunti nel mese di ottobre di quell’anno. Lunghezza percorsa: circa 2’600 km. Dopo essere rimasti un po’ di tempo da amici e parenti a Göteborg, lo scorso giugno i viaggiatori hanno intrapreso il cammino di ritorno verso l’Italia. «Non saprei dire a quanti chilometri siamo arrivati ora – continua Magnani – a un certo punto abbiamo smesso di contarli, anche perché non è un dato importante. I chilometri per noi sono fatti di tante persone».

Contro i ritmi frenetici e stressanti

Il loro progetto intitolato ‘Un attimo sto arrivando’ intende focalizzare l’attenzione sull’impatto ambientale che hanno i viaggi tradizionali, e in particolare quelli per via aerea. «Volevamo capire cosa c’è tra queste due mete che abbiamo raggiunto tante volte con un volo di poco più di due ore». Altro intento è quello di far riflettere sui ritmi frenetici che contraddistinguono la vita di tutti i giorni. «Durante questo viaggio abbiamo invece imparato l’importanza di vivere il momento senza fare molti programmi», aggiunge l’ex tecnico di teatro che ora si occupa di accudire gli asini. Soprattutto quando si viaggia con degli animali, spiega, è difficile prefiggersi degli obiettivi da rispettare.

Tony e Aurora Alba portano buonumore

I due asini, chiamati Tony e Aurora Alba, sono stati due inseparabili compagni di viaggio di Carlo ed Helena (di professione attrice e funambola). «Devo ammettere che grazie a loro abbiamo raccolto tanta simpatia e ospitalità. Se ci si presenta alla porta di uno sconosciuto da soli, è triste constatare poca confidenza o scetticismo. Ma tutto cambia non appena vedono gli asini. Suscitano molto buonumore», sottolinea il toscano. Il progetto è stato reso possibile grazie appunto all’ospitalità delle persone a cui la coppia bussa alla porta: in molti casi li invitano anche a cenare e a dormire in casa. «Le spese maggiori che abbiamo sono quelle per le comunicazioni».

In visita al paese degli 'asan': Arbedo

Grazie al contatto stabilito in occasione del viaggio di andata con il direttore delle scuole comunali Athos Ottini, la coppia si è fermata anche durante il viaggio di ritorno. Ieri hanno incontrato alcune classi delle scuole elementari di Arbedo. Il luogo non è casuale: in questa frazione di Arbedo-Castione gli abitanti vengono tradizionalmente chiamati ‘asan’. Sabato mattina è prevista la partenza in direzione dell’Italia. «Ma non sappiamo ancora se giunti a La Spezia ci fermeremo».

 

Sempre in cammino.../alltid på väg...

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