Giubiasco

Giallo Maccari, si cerca anche la compagna parigina

Il dirigente farmaceutico Enrico Maccari
9 gennaio 2018
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Ieri alle 19 sono trascorse due settimane esatte dall'ultimo contatto avuto da Enrico Maccari con i suoi familiari che giovedì scorso ne hanno denunciato la scomparsa rivolgendosi alla Questura di Varese e alla Polizia cantonale ticinese. Il dirigente farmaceutico lombardo, da poco domiciliato a Giubiasco contestualmente alla sua nomina ai vertici di un'azienda di prodotti farmacologici del Bellinzonese, sembra sparito nel nulla. E con lui anche la sua nuova compagna, una 47enne originaria del Camerun e residente a Parigi, vedova e madre di due ragazzi.

Il nome trovato nel computer

«Ce ne ha parlato recentemente e sembrava avere instaurato con lei un buon rapporto», spiega alla 'Regione' uno dei figli di Enrico Maccari, Fabio: «Abbiamo trovato il suo nome nel computer di papà lasciato nell'auto aziendale, una Mercedes, rinvenuta il 29 dicembre a Milano. Per risalire alla sua nuova compagna, di cui non abbiamo numeri telefonici né contatti via social, tramite le autorità italiane abbiamo chiesto di coinvolgere quelle francesi, dalle quali per ora non abbiamo avuto notizie. Dal canto nostro abbiamo diffuso appelli anche in lingua francese. Stiamo facendo tutto il possibile». Ma anche la donna, al momento, risulta irreperibile. Scomparsa nel nulla come Enrico Maccari, col quale avrebbe dovuto incontrarsi a Giubiasco il 30 dicembre per trascorrere insieme Capodanno. «Dal canto nostro, temendo una certa inattività degli inquirenti, abbiamo coinvolto un investigatore privato italiano», spiega il figlio. E nemmeno dalla ditta farmaceutica ticinese, dove il 55enne avrebbe dovuto riprendere a lavorare il 27 dicembre, giungono notizie incoraggianti: «Siamo in contatto con l'amministratore delegato, che purtroppo non sa nulla».

L'ultimo saluto a Malpensa

Enrico Maccari, 55 anni a marzo, quattro figli, è lecchese di nascita e comasco d'adozione. L'ultimo ad averlo visto, il giorno di Natale alle 18.30 all'aeroporto di Malpensa, è stato uno dei figli diretto gli Stati Uniti per motivi di studio. «Quando ci siamo salutati mi ha detto che sarebbe andato a Giubiasco», ha raccontato il figlio ai fratelli. La coppia lo scorso dicembre è stata in vacanza a Capoverde, poi era andata alcuni giorni a sciare. «Bell'acchiappo papà. Ci vediamo per le feste», questo il messaggio che uno dei figli aveva mandato al padre.

Natale a Porlezza

Per le feste si erano ritrovati a Porlezza dove il manager ha vissuto a lungo. In riva al Ceresio Enrico Maccari continua ad essere molto conosciuto, anche perché negli anni in cui ha lavorato a Bioggio – dal 2009 al 2014 dapprima alla Pharmaton e poi alla Ginsana – ha continuato a risiedere. Il padre Antonio, preside delle scuole medie, per quattro legislature è stato sindaco di Porlezza. E in riva al Ceresio vive ancora l'anziana madre, attorno alla quale il giorno di Natale, oltre al manager scomparso, c'erano il fratello Lorenzo, dentista a Lenno, la sorella Marina, arrivata dagli Stati Uniti dove vive. E c'erano i quattro figli di Enrico Maccari. A cercarlo i figli hanno incominciato il giorno di Santo Stefano. Telefonate a vuoto anche sul collegamento fisso di Giubiasco, oltre ai due cellulari.

Un buco di quattro giorni

Attraverso il localizzatore della Mercedes aziendale, la polizia ha rintracciato l'autovettura a Milano, all'incrocio tra viale Monza e via Pozzi; località che, stando ai figli, Enrico Maccari non aveva motivo di frequentare. Sull'auto medicine che il manager dovrebbe assumere tutti i giorni (ma nulla a che vedere con problemi psichiatrici o di disorientamento) oltre a due computer (uno personale, l'altro dell'azienda). «Dalla sera di Natale al ritrovamento della Mercedes sono trascorsi quattro giorni», calcola il figlio Fabio: «Un buco di quattro giorni durante il quale non sappiano dove papà sia stato. Né sappiamo se sia stato veramente lui a lasciare l'auto a Milano». La preoccupazione cresce di giorno in giorno, anche perché, conclude il figlio, «prima d'oggi non è mai successo che non abbia fatto sapere nulla di sé così a lungo. Immagini e saluti via cellulare ci arrivavano sempre».

(Ha collaborato Marco Marelli)

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