Grono, altri invii abbandonati

Non si placa la polemica sulle consegne postali in Mesolcina, a Grono. Dopo i pacchi abbandonati alla fermata del bus (cfr. con ‘laRegione’ del 13 e 14 dicembre) ecco un altro episodio, sempre nella stessa località vallerana. Un nostro lettore ci segnala infatti di aver ritrovato un pacco “contenente un calciobalilla” ordinato su internet “da regalare ai miei nipoti per Natale”, abbandonato, aperto, “in fondo al giardino di casa mia”. Un fatto che, sarà per la magia del Natale (per l’emozione di un dono fatto a chi si vuole bene), suscita perplessità. Il nostro lettore è più esplicito parlando “dell’ormai abituale disservizio della Posta a Grono”.

A meravigliare di più il nostro lettore di questa faccenda è il fatto di non aver ricevuto “alcun avviso” da parte della azienda leader nella corrispondenza, la quale ancora oggi si vuole “partner affidabile della nostra vita quotidiana”, “vicina alle persone” e “parte integrante dell’identità svizzera”. Riflessioni che fanno fioccare una serie di dubbi. «E se quel giorno non mi fossi trovato a casa, com’è capitato, come avrei trovato il pacco, dopo la grande nevicata che ha paralizzato la Grande Bellinzona?». Domande, come altre che pone il nostro lettore, che criticano l’agire della Posta: «Come mai il pacco non è stato lasciato al coperto, almeno; in un posto al sicuro?».

Interrogativi che abbiamo girato al servizio stampa dell’ex regia che però, nell’impossibilità di ricostruire (ieri in serata) cosa sia esattamente successo nella fattispecie, illustra la prassi abituale che potremmo riassumere in questo modo: dopo aver constatato l’assenza del destinatario solitamente l’invio viene scansionato, lasciato nella cassetta oppure vicino a casa o in un luogo segnalato dal destinatario (come dai vicini). In ogni caso, aggiungiamo, la Posta aveva notificato per iscritto la consegna (prima della grande nevicata) al nostro interlocutore, senza segnalare problemi.