Bellinzonese

Bellinzona ringrazia i suoi volontari. L'esempio di Vittorina Franchini, che aiuta gli altri da una vita

Vittorina Franchini
5 dicembre 2017
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"Gran bel colpo d'occhio!". Impossibile dare torto al municipale Giorgio Soldini, che ha esclamato così all'inizio del ricevimento per i volontari organizzato stasera dalla Città Bellinzona in occasione della giornata internazionale a loro dedicata. Per l'occorrenza la sala del Consiglio comunale era infatti gremita di persone che offrono il proprio tempo e impegno in vari ambiti, dallo sport allo scoutismo, dalla cultura alla socialità. Oltre un centinaio i presenti, a cui il municipale si è rivolto per portare i ringraziamenti da parte di tutto l'esecutivo per le attività che svolgono con sempre tanta devozione. "C'è chi lo fa per mettersi alla prova, chi per aiutare gli altri, chi per il significato umano del volontariato – ha sottolineato Soldini –. Il vostro lavoro è apprezzato e importante".

Intervistata dalla responsabile dell'Ufficio attività giovani Barbara Perini Venzi, la volontaria Vittorina Franchini ha poi raccontato alcune delle sue molteplici esperienze nell'ambito del volontariato, in cui è attiva da molti decenni. Basti pensare che alla soglia dei 79 anni vanta un'attività ventennale nell'Associazione consumatrici della Svizzera italiana, 35 anni nella Croce Rossa, è stata coordinatrice per 40 anni della Giornata cantonale del malato, ha collaborato per un decennio con l'Abad, si è occupata di Pro Juventute Bellinzonese per 11 anni e ha prestato il suo impegno per numerosi altri enti, tra cui la Delegazione scolastica delle Scuole di Bellinzona, il Dispensario per le malattie polmonari, la Ftia, il Gruppo sportivo integrato del Bellinzonese, nonché fa parte di chi ha lanciato alcuni eventi natalizi, tra cui il primo mercato di Natale. "Il suo è un esempio, ma lo stesso esempio viene portato da tutti voi", ha detto Soldini rivolgendosi alla sala.

Vittorina Franchini ha anche dato un consiglio a chi intendesse fare del volontario. "Fallo, metti il tuo tempo a disposizione ma non aspettarti niente in cambio. E se non ce la fai più lascia il posto, altrimenti non riuscirai più a svolgere bene l'attività", ha spiegato la 79enne. In realtà, ha aggiunto Vittorina, lei in cambio ha ricevuto tanto. "Mi è rimasto nel cuore un ragazzo affetto da sclerosi multipla che tramite il servizio di trasporto effettuato dai volontari della Croce Rossa accompagnavamo alle scuole speciali. Ora non c'è più. Ci dava così tanto", ha ricordato con emozione. Tra i bei ricordi, anche i biglietti scritti dagli allievi delle scuole elementari che i volontari portavano ai pazienti dell'ospedale durante la Giornata del malato. Oltre a quelli con contenuti molto toccanti ne ricorda uno con il sorriso. Recitava: "Cosa ci vuoi fare? Così è la vita!".

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