Bellinzonese

La Centrale Biomassa di Biasca scalda i motori

(Francesca Agosta)
4 dicembre 2017
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Imminente l’accensione della centrale a Biomassa a Biasca. Il progetto Sud Ceneri Nord (Scn) promosso da una cordata di imprenditori ticinesi annuncia "orgoglioso" che in queste settimane sono in corso le prove tecniche per la messa in funzione della centrale termica a biomassa indigena e dell’impianto di produzione ed essiccazione della legna da ardere. 

Il progetto Scn consiste, si ricorda, in un progetto interdisciplinare volto a valorizzare la risorsa indigena della legna e della biomassa proveniente dalla gestione sostenibile del territorio cantonale. La Net Sa (Nuova Energia Ticino di Croglio), con Afor Group composta da cinque aziende forestali (Afor Valli di Lugano SA, Afor Castor Sagl, Ecomac Sagl, Ul Chèmul Sagl e Valfor Sagl) situate nel territorio ticinese tra Olivone e Taverne stanno sviluppando assieme, a Biasca, un progetto in 3 settori legati alla gestione del territorio e alla valorizzazione dei prodotti e degli scarti legnosi. La componente energetica del legno ticinese gioca in questa prima fase un ruolo centrale.

A giorni avverrà l’accensione della centrale termica a biomassa con annessa rete di teleriscaldamento. Verso sud verrà fornito vapore ad alta pressione che verrà utilizzato dalla Helsinn SA e dalla lavanderia cantonale dell’Ente ospedaliero cantonale, mentre verso nord comincerà gradualmente la fornitura di calore alla Scuola media, alla pista di ghiaccio, alla Spai e alle prime palazzine. In ambito di salvaguardia del clima questo progetto ridurrà le emissioni di Co2, principale causa dell’effetto serra, di oltre 3'000 tonnellate annue.

Il secondo tassello, promosso dalla S.C.N SA (Sud Ceneri Nord) consiste nella produzione automatizzata di legna da ardere svizzera che sarà essicata mediante il calore in esubero della centrale termica. L’obiettivo è la produzione di legna da ardere di qualità superiore che avrà una migliore combustione e di conseguenza benefici diretti per il cliente e l’ambiente. Questo prodotto è una novità a livello cantonale e rappresenta sicuramente il futuro per quanto concerne l’utilizzo razionale e sostenibile delle risorse locali.

L'iniziativa è ritenuta "un tassello importante e concreto della politica regionale, promossa dal Cantone Ticino in ambito della filiera bosco legno", che "contribuirà al mantenimento di una sessantina di posti di lavoro, compresa una decina di  apprendisti, e porterà alla creazione di alcuni nuovi posti".

(Nella foto un'immagine del cantiere di luglio)

 

 

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