Bellinzonese

Officine di Bellinzona, resta l'incertezza

(Pablo Gianinazzi)
8 novembre 2017
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Riunione di Piattaforma senza grosse novità di rilievo oggi a Lucerna sul futuro delle Officine Ffs di Bellinzona. Le parti, con una delegazione delle maestranze capitanata da Gianni Frizzo sostenuta dai sindacati e i rappresentanti del governo cantonale, si sono lasciate con la proposta del mediatore Franz Steinegger di creare un gruppo di discussione tra Ffs e Cantone, per il rispetto degli accordi siglati in passato. Sulla sede futura delle Officine, con le difficoltà di realizzare un nuovo stabilimento ad Arbedo-Castione e la recente offerta proveniente dalla Bassa Leventina, non vi sono novità. 

Dal canto loro le Ffs, in un comunicato ai media, parlano prima di un’evoluzione stabile, a medio termine, dei volumi di lavoro alle Officine di Bellinzona per le ore di lavorazione delle locomotive e delle sale montate; poi di "un contesto economico sempre più difficile" in particolare per l’attività dei carri merci, interessata già a partire da quest’anno "da una marcata flessione".

La scelta tra il trasferimento delle Officine in una nuova sede, "che consentirebbe la manutenzione degli elettrotreni di ultima generazione", oppure investimenti in quella attuale "non è ancora stata compiuta", confermano le Ffs.

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