Bellinzona

Acqua potabile a Bellinzona: per ora tariffe invariate, in futuro previsti aumenti contenuti

(©Ti-Press/Carlo Reguzzi)
30 ottobre 2017
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Tariffe uguali alla 'vecchia' Bellinzona (85 cts. per il 2018) o con alcune piccole variazione verso l'alto o il basso rispetto agli altri ex Comuni, una gestione integrata e più efficiente della rete di approvvigionamento e anche un atto di solidarietà verso chi non può beneficiare di questo bene primario: in sintesi sono questi gli elementi caratterizzanti il nuovo regolamento per la fornitura di acqua potabile che il Municipio sottopone all’approvazione del Consiglio comunale attraverso un apposito messaggio.

Le tariffe proposte dall’Esecutivo, di cui il regolamento fissa i minimi e i massimi, tengono già in considerazione anche gli investimenti relativi al progetto del nuovo acquedotto in fase di finalizzazione che fa capo alla zona di riserva idrica di Gorduno-Gnosca e quello dell’acquedotto della Valle Morobbia, che fa capo alle sorgenti di montagna e la cui costruzione è in stato relativamente avanzato. Due opere che "assicureranno l’approvvigionamento idrico alle future generazioni di tutto il comprensorio", scrive la Città in un comunicato.

Nel concreto si prevede, a partire dal 2018, di mantenere la tassa di consumo dell’acqua potabile per la nuova Bellinzona a 85 cts/m3 e, considerando gli investimenti a medio termine, il Municipio prevede di poter contenere tale costo entro il franco al metro cubo.

Tariffe uguali per tutti

La nascita del Comune aggregato di Bellinzona lo scorso aprile prevede una nuova organizzazione nella gestione dei servizi alla popolazione, tra cui anche l’approvvigionamento idrico che verrà gestito dalla sorgente alla depurazione dall’Azienda multiservizi Bellinzona. "Il nuovo assetto istituzionale impone l’adozione rapida di normative che permettano di uniformare il servizio, sia dal punto di vista tecnico, sia tariffale in modo da garantire la necessaria parità di trattamento a tutti i cittadini della nuova Città". Le tasse annuali saranno fissate dal Municipio tramite apposita Ordinanza nel rispetto degli importi minimi e massimi previsti dal Regolamento. Per poter determinare le forchette inserite nel Regolamento e per poter in seguito fissare le tasse nell’Ordinanza, è stata condotta un’approfondita analisi delle reti, delle infrastrutture e dei relativi costi degli acquedotti dei 13 ex Comuni.

40mila franchi per i Paesi in via di sviluppo

Nell’ambito della nuova visione della gestione dell’acqua potabile, e nell’intento di condividere questo bene prezioso con le popolazioni sfavorite che purtroppo non ne possono ancora beneficiare, il Municipio propone di devolvere un ricorrente e tangibile contributo finanziario di 1 cts per ogni m3 fatturato all’utenza, ad Associazioni attive nel garantire l’accesso all’acqua potabile nel mondo. Il ricavato stimato di circa 40mila franchi annui potrà così servire a sostenere la costruzione di sistemi di approvvigionamento idrico e di impianti sanitari nei Paesi in via di sviluppo.

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