Cresciano

Massi pericolanti sopra Cresciano. Una ventina di abitanti dovrà essere evacuata per il brillamento

21 luglio 2017
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Si tratta di massi che vengono tenuti sotto controllo da almeno una cinquantina d'anni, ma se nel corso dei decenni la situazione non è mai stata preoccupante, il movimento più veloce registrato dagli esperti nel corso dell'ultimo mese ha spinto le Ffs a decidere di far brillare alcuni massi pericolanti situati sulla parete rocciosa a nord dell'abitato di Cresciano (Comune di Riviera), sopra la linea ferroviaria. È quanto hanno spiegato gli addetti ai lavori alla serata pubblica organizzata dalle Ffs ieri sera nell'ex casa comunale. Una dozzina i residenti presenti tra la ventina di coloro che saranno coinvolti e che domenica mattina all'alba dovranno lasciare la loro abitazione per motivi precauzionali. 

Area di 300 metri off limits per persone e veicoli

Come ha spiegato l'ingegner Ean Barelli, della Sezione rischi naturali Ffs, tra le 4.45 e le 5.45 di domenica 23 luglio nessuno dovrà trovarsi nel raggio di 300 metri dalla zona del brillamento (gli interessati sono già stati avvisati). Chi non potesse trascorrere la notte da parenti o in montagna, è invitato a recarsi all'ostello del paese dove verrà offerta la colazione in attesa di poter tornare a casa dopo le verifiche del caso. Le altre raccomandazioni riguardano le finestre delle case, che in questo raggio dovranno essere rigorosamente tutte aperte, e le tapparelle o persiane (laddove presenti) chiuse. Anche le vetture dovranno essere messe al sicuro: in garage o autorimessa, oppure posteggiate al di fuori dell'area che sarà sorvegliata da 8 agenti di sicurezza.

Linea ferroviaria e strade chiuse

Durante l'operazione anche linea ferroviaria, strada cantonale e altre strade secondarie verranno chiuse. Proprio per questo è stato scelto un orario che non compromettesse troppo il traffico. Il forte botto – che si sentirà per buona parte della Riviera – sarà generato da una decina di chili di esplosivo che permetterà la caduta di circa 130 metri cubi di roccia instabile: è previsto che i massi si fermino nelle reti di protezione e nel terrapieno alto 5 metri realizzato nel corso dell'ultima settimana a valle. Ma non c'è il rischio che crollino prima del brillamento programmato? Barelli ci ha risposto di no. Tale operazione era in effetti prevista tra circa un anno, ha aggiunto, ma per precauzione le Ffs hanno optato per anticiparla. "La decisione di effettuare il brillamento invece di assicurare le rocce sul posto  – ha sottolineato dal canto suo il direttore dei lavori Massimo Ferrari – è stata presa poiché i massi sono già staccati dalla parete e attualmente si trovano solo appoggiati. La situazione non è bellissima".

 

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