Bellinzona

Casse malati: stangata in arrivo per 4 quartieri di Bellinzona

20 giugno 2017
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Da un minimo del 3% a un massimo del 15%, con una media del 5,2%. Stangata in vista per i 4’300 abitanti di Claro, Gnosca, Preonzo e Moleno che dal prossimo gennaio oltre al molto probabile e ‘naturale’ aumento annuo dei premi di cassa malati, dovranno subirne un altro dettato dal fatto che le rispettive località col 1° gennaio 2018 passeranno dalla zona 2 (premi più bassi) alla zona 1 (più alti).

L'aggregazione non c'entra

L’aumento non è dovuto all’aggregazione (che in effetti ha comunque spostato i quattro ex Comuni dalla zona 2 alla 1 cui apparteneva e appartiene la Città di Bellinzona e gli altri sette quartieri) ma da una decisione dell’Ufficio federale della sanità pubblica che ha modificato l’ordinanza disciplinante la suddivisione per regioni di premio. Nuova suddivisione che prevede l’accorpamento delle regioni di premio per Distretto, all’interno del quale non ci saranno più differenze. Lo ha spiegato lunedì sera durante la seduta di Consiglio comunale della nuova Bellinzona il municipale e capo Dicastero servizi sociali Giorgio Soldini rispondendo a un’interpellanza del gruppo Lega/Udc/Noce.

Il Municipio scrive al Dss

In definitiva, aggregazione o no, la stangata si sarebbe comunque materializzata. A questo punto il Municipio intende intervenire presso il Dipartimento cantonale sanità e socialità per chiedere spiegazioni sulla nuova normativa federale e soprattutto in relazione ai premi praticati nella zona della Bellinzona aggregata. L’auspicio non dichiarato è che possa essere riconsiderata l’attribuzione alla zona più cara.

Assicurazioni richiamate all'ordine

Peraltro, alcune casse malati non hanno perso tempo, inviando già ad aprile agli assicurati dei quattro ex Comuni i premi corretti verso l’alto, intendendo che l’incremento fosse da attribuire all’aggregazione. Saputo di questo agire, il Municipio ha chiesto e ottenuto l’intervento dell’Ufficio federale di sanità pubblica, che contatterà le assicurazioni imponendo loro di restituire il dovuto e applicare il rincaro solo, come previsto, dal prossimo gennaio.

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