Arbedo-Castione

In Appello inasprita la pena per il maestro di Arbedo: 2 anni invece di 14 mesi

25 aprile 2017
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Una pena detentiva di 2 anni sospesi condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni. È questa la condanna di secondo grado al maestro d'Arbedo che nel giugno del 2016 era stato invece condannato a 14 mesi (anche in quel caso sospesi per 2 anni) dalla Corte delle assise criminali. La sentenza del processo svoltosi alla Corte di appello e di revisione penale di Locarno lo scorso 8 marzo è stata recapitata oggi alle parti. Ricordiamo che in sede dibattimentale l'avvocato Luigi Mattei – legale del docente  – aveva chiesto una pena massima di 3 mesi, mentre il Procuratore pubblico Nicola Respini auspicava una condanna a 45 mesi di detenzione.

La Corte presieduta dalla presidente Giovanna Roggero-Will e composta dai giudici a latere Damiano Stefani e Giovanni Celio ha ritenuto il maestro colpevole di ripetuti atti sessuali con cinque fanciulli (due in più rispetto al primo grado). Nonostante la Corte abbia riconosciuto una piena assoluzione dall'imputazione di coazione sessuale – i comportamenti non sono infatti stati assimilabili a violenza o minacce – gli atti sessuali sono stati ritenuti tutti consumati. Il docente è inoltre stato condannato per ripetute vie di fatto ai danni di una vittima.

Confermati per il 58enne il divieto di svolgere attività a contatto con minorenni per 10 anni, l'obbligo di intraprendere un'assistenza riabilitativa per 10 anni, una multa di 500 franchi e il versamento di diverse migliaia di franchi per le vittime quale risarcimento per torto morale e per le loro spese giudiziarie.

Pena inasprita: perché?

I dieci mesi di pena aggiuntiva sono da imputare a un numero maggiore di giovani vittime (cinque fanciulli e non tre): se in primo grado una parte degli atti sessuali erano stati considerati in parte solo tentati, ora la Corte d'appello ha ritenuto consumati (e non solo tentati) tutti gli atti sessuali al vaglio degli inquirenti. La Corte ha inoltre tenuto conto della professione dell'imputato.

Oltre ad essere stato prosciolto dal reato di ripetuta coazione sessuale, l'uomo è stato ritenuto non colpevole di ripetuti atti sessuali con altri 4 fanciulli (in totale le presunte vittime erano infatti 9), ripetuta coazione, violazione del dovere d'assistenza o educazione e vie di fatte reiterate in relazione a due bambini.

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