Quinto

Nuova Valascia: 'Prima il naming, poi il business plan con le banche'. Cantiere 'dall'estate 2017'

14 aprile 2017
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Evitata ieri la relegazione, l'Hcap si appresta a riavviare la macchina realizzativa della nuova Valascia sulla Piana di Ambrì. «Non che si fosse fermata, perché in queste settimane ci siamo impegnati a far progredire vari aspetti; ma il fatto di rimanere in A ci facilita enormemente il compito», premette interpellato dalla 'Regione' Angelo Gianini, presidente della Valascia Immobiliare Sa, la società committente del nuovo stadio griffato Mario Botta e il cui azionista di maggioranza è l'Hcap Sa presieduta da un sollevatissimo Filippo Lombardi.

Ma torniamo a Gianini. Punto primo, la cordata di banche richiesta per supportare BancaStato nel finanziare con un prestito ipotecario i 10-12 milioni mancanti sui 50 previsti per l'investimento globale. Ci sono davvero? «Già da diversi mesi hanno mostrato un serio interesse a far parte della cordata con BancaStato. Bisognerà ora riallacciare i contatti per valutare ogni singola posizione e modalità di partecipazione, per quindi giungere al dunque. Prima di fare questo, dobbiamo però raggiungere un altro obiettivo. Il cosiddetto 'naming'».

Ovvero lo sponsor principale dello stadio, il cui nome e/o logo apparirà/appariranno a caratteri cubitali sul lato autostrada, forse sulla prevista torre sormontata dal corpo a forma di dodecaedro. «Nelle prossime due settimane – specifica Gianini – con una certa urgenza il vertice dell'Hcap sarà dapprima impegnato a risolvere tutta una serie di problemi d'ordine sportivo e tecnico riguardanti la prima squadra. Dopodiché sarà affrontato e spero risolto il capitolo 'naming'. Che è di fondamentale importanza, perché non si tratta solo di appendere un nome e fare pubblicità che attiri l'attenzione dei milioni di automobilisti in transito ogni anno. Ma di ricercare attraverso questo connubio il migliore e più duraturo finanziamento privato di una consistente parte dello stadio. Parte che costituirà la colonna portante del business plan, il quale sarà infine sottoposto a BancaStato e alle altre banche dichiaratesi interessate a partecipare al finanziamento dei circa 10-12 milioni mancanti».

Primo colpo di piccone? «Quando tutti i contratti relativi al finanziamento saranno firmati e ufficializzati. Presumo – mette lì Gianini – nell'estate 2017». Lo stadio, comprensivo anche di un posto di Protezione civile, «sarebbe pronto per il settembre 2019. Confidiamo, a questo riguardo, che la Lega hockey confermi quando ha già dichiarato di voler riconoscere, ossia la deroga di un anno da noi chiesta rispetto al primo termine imposto», settembre 2018.

Intanto, come detto, l'iter per determinati aspetti è avanzato: la progettazione di dettaglio ha fatto passi avanti e a inizio marzo, ricordiamo, è stato scelto il consorzio incaricato della costruzione. Si chiamerà 'La Montanara' e sarà costituito da tre aziende ticinesi: Matteo Muttoni Costruzioni Sa di Bellinzona, Quadri Giovanni Sa di Cadempino ed Ennio Ferrari Sa di Lodrino. Quanto al finanziamento pubblico, fra Cantone, Confederazione e Sport-Toto ammonta a circa un terzo del totale (17 milioni), mentre i mezzi propri ammontano a meno di 5 milioni.

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