Arbedo-Castione

Arbedo: il maestro ammette di aver voluto toccare

15 febbraio 2016
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Svolta decisiva, come appreso dalla 'Regione', nell'inchiesta penale aperta lo scorso giugno a carico di un insegnante 56enne attivo alle Elementari di Arbedo. Alla fine, tuttavia con alcuni distinguo, il docente ha ammesso non solo di aver toccato, ma anche di aver voluto toccare alcuni allievi nelle parti intime e nelle zone erogene. In classe, durante le lezioni, quei toccamenti non erano dunque solo innocenti gesti d'affetto, come ha sostenuto per mesi dichiarandosi innocente. La svolta ha prodotto un risvolto, perché da un paio di settimane l'uomo, patrocinato dall'avvocato Corrado Moretti, non si trova più in detenzione preventiva al carcere giudizario della Farera, ma in regime di anticipata esecuzione della pena al vicino penitenziario cantonale della Stampa. Il fatto di aver ammesso i fatti (quasi tutti) e soprattutto l'intenzionalità, gli hanno consentito di chiedere e ottenere dal giudice dei provvedimenti coercitici il cambiamento di regime. Nei prossimi giorni il procuratore pubblico Nicola Respini firmerà l'atto d'accusa con i capi d'imputazione sin qui previsti (in primis atti sessuali tentati e compiuti con minori, nonché vie di fatto) e lo trasmetterà al Tribunale penale cantonale per la celebrazione del processo di fronte alle Assise criminali, dov'è prevista una pena fino a 5 anni di reclusione. Secondo il pp Respini, le dichiarazioni fatte agli inquirenti dal primo allievo che aveva segnalato certi comportamenti, hanno trovato conferma nei racconti di altri compagni.