Biasca

Skinhead a Biasca: ‘Situazione nota e monitorata’

10 settembre 2015
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Il Municipio è a conoscenza dell’esistenza del fenomeno e la Polizia cantonale monitora la situazione. Questa, in sintesi, la risposta data dall’Esecutivo biaschese all’interrogazione dal titolo ‘Simpatie naziste nelle Tre Valli: come valutare questo fenomeno?’ inoltrata dal gruppo Plr in Consiglio comunale (primo firmatario Daniele Dell’Agnola) lo scorso 23 luglio in seguito a un reportage apparso sulla ‘Regione’ qualche giorno prima. Nell’articolo del nostro quotidiano venivano riportate le testimonianze di alcuni giovani con simpatie neonaziste residenti nelle Tre Valli ma principalmente a Biasca. Le domande rivolte al Municipio del Borgo miravano a capire se il fenomeno fosse noto, se la polizia effettuasse dei monitoraggi e se le informazioni emerse dall’inchiesta giornalistica trovassero riscontro nei dati in possesso dell’autorità comunale. “Le persone sono conosciute e finora non si segnalano problemi”, si legge nella risposta. Il Municipio spiega che in generale negli ultimi anni non si segnalano particolari problemi legati al fenomeno del razzismo e ricorda invece che il Comune ha sempre accolto persone provenienti da paesi esteri senza riscontrare problemi, nemmeno in seno al centro per richiedenti l’asilo. Citando il documento ‘La sicurezza della Svizzera 2015’ il Municipio fa notare che nel nostro Paese gli ambienti di estrema destra sono difficili da individuare poiché la maggior parte degli estremisti cerca di non dare nell’occhio per evitare conseguenze come la perdita del posto di lavoro. Come nel resto della Svizzera, anche qui si vive lo stesso fenomeno, continua l’Esecutivo. “Il gruppo estremista si mantiene molto discreto e non cerca visilità”. È comunque opportuno, prosegue la risposta, monitorare attentamente questo fenomeno per evitare una degenerazione e degli incidenti. Al di là dell’interrogazione, l’Esecutivo ritiene che il fenomeno meriti la dovuta attenzione e, se necessario, anche il coinvolgimento di altri enti, come per esempio Cantone e scuola. Sul tema, ricordiamo, erano anche state inoltrate due interrogazioni al Consiglio di Stato che rimangono attualmente in attesa di una presa di posizione.