Estero

Venezuela, spari su chi stava vontando a Caracas, uno o due morti

16 luglio 2017
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Una o due persone sarebbero rimaste uccise ed almeno quattro gravemente ferite dopo l’attacco di “gruppi paramilitari” a uno dei seggi elettorali a Caracas dove si stava votando sul referendum contro il progetto di nuova costituzione del presidente Nicolas Maduro. Maduro che punta alla creazione di un’assemblea costituente, per ottenere pieni poteri.  Ad affermarlo è il dirigente dell'opposizione Carlos Ocariz

Intanto la partecipazione al referendum – una prova di forza forse determinante per dire “no”, ancora una volta, a Maduro – sarebbe particolarmente alta.

La mobilitazione, sulla scia di un’ondata di proteste lunga ormai oltre cento giorni, è stata avviata dalla Mud (Mesa de la unidad democratica), il fronte dell’opposizione al quale partecipano una trentina di partiti, gruppi e movimenti ‘antichavisti’. Gli obiettivi dell’iniziativa, dal nome ‘El pueblo decide’, sono chiari: rimandare al mittente, cioé a Maduro, l’idea di riscrivere la Costituzione. Il presidente, da parte sua, punta ad un altro referendum ufficiale sul nuovo organismo legislativo, in programma il 30 luglio. L’iniziativa della Mud è nata infatti al di fuori dell’ambito e dei meccanismi elettorali ufficiali.

La consultazione è scattata domenica alle 7 del mattino (le 13 in Svizzera) in diversi punti di Caracas e di altre città dove si trovano i centri per le votazioni allestiti all’opposizione: in totale, duemila punti denominati ‘della sovranità’ oltre ai luoghi dove è possibile votare all’estero.

E tra i primi risultati giunti a tarda serata vi è quello di Roma, dove 1’468 venezuelani hanno bocciato il progetto di Maduro: nessun no, nessun voto nullo.

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