Riva San Vitale

Riva San Vitale, ristorante chiuso per... fuga

(Benedetto Galli)
15 dicembre 2016
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Porta sbarrata, nessun servizio, stipendi non pagati, una lettera. Fornitori – e non solo – alla disperata ricerca dell’amministratore unico della società anonima che gestisce il ristorante Unione di Riva San Vitale. Una fuga in pieno stile. Al centro delle attenzioni il 26enne che si occupava, appunto, di gestire il ristorante che, durante l’anno scolastico, offre pure il servizio refezione – la mensa – per le locali scuole medie. Stando alle informazioni in nostro possesso, l’uomo sarebbe letteralmente scappato con la sua auto nella notte tra giovedì primo dicembre e venerdì due. Ha lasciato una lettera nella quale avrebbe scritto che se ne sarebbe andato per un po’ di tempo. Di non cercarlo, insomma.

Dell’uomo, al momento, non v’è nessuna traccia. Dell’auto sì: l’avrebbe infatti ritrovata il fratello domenica 4 dicembre, a circa un chilometro dal valico di Brusino Arsizio, in territorio di Porto Ceresio. Una fuga in fretta e furia, con tanto di abbandono dell’auto, un’Audi Tt, utilizzata per varcare il confine. Da quel che si è potuto apprendere i genitori, all’indomani della partenza, si sono presentati in polizia annunciando la scomparsa del figlio, al momento non resa pubblica. Non ci sono dubbi, negli ultimi mesi si erano palesate difficoltà finanziarie. Diversi fornitori, negli ultimi mesi, avevano infatti tentato di farsi pagare le fatture arretrate. Discorso simile per i dipendenti – gerente compreso –, anche loro purtroppo sottoposti a ritardati (per non dire mancati) pagamenti dei salari. Problemi del personale che non sarebbero finiti qui. Una dipendente, nel mese di settembre, ha pure sporto denuncia per furto. Il 26enne, in quell’occasione, le ha consegnato la busta paga che la donna ha riposto nel locale riservato allo staff. Pochi istanti dopo, questa busta è poi scomparsa. Le magagne, purtroppo, non sono finite qui. E ancora una volta riguarderebbero una dipendente. L’uomo avrebbe infatti percepito le indennità di malattia della donna in quanto datore di lavoro, e al posto di consegnarle a chi di diritto, le avrebbe trattenute. Problemi anche con un garage della zona, il cui titolare ci racconta che ha dovuto ‘tampinare’ l’uomo per sei mesi prima di ottenere il saldo della fattura. E poi, le voci raccolte in paese: «Aveva chiesto soldi alle persone sbagliate».

Mensa scolastica garantita

«Abbiamo alcuni mesi di affitto arretrati» ci spiega, dal canto suo, un membro del locale Partito liberale, il quale è proprietario dello stabile. Inevitabile, dunque, l’invio del «precetto esecutivo e la disdetta del contratto». Peccato, ci spiega ancora l’interlocutore, perché il 26enne aveva chiesto loro «di avere un attimo di pazienza con i pagamenti perché l’estate è una stagione un po’ morta». Non ripagata considerando che negli scorsi mesi i proprietari avevano pure «investito sull’aspetto esterno», abbellendo l’accoglienza. A questo si aggiunge un’altra delusione: al momento della fuga erano infatti «più di una decina i banchetti già riservati». Si guarda gia avanti, però: «Siamo all’opera per ripartire con l’attività». Il ristorante, come detto, si occupava del servizio mensa ai bambini della vicina scuola media. Niente panico per i genitori. Sino a fine giugno il servizio sarà garantito dal ristorante caffè Sociale, non molto distante dall’istituto scolastico. Una soluzione trovata in pochissimo tempo, grazie anche ai proprietari, i quali garantiranno i pasti ai giovani studenti. Un lavoro non da poco considerando che gli iscritti alla mensa variano dai 35, il lunedì, fino ad arrivare ai 50-60 coperti del giovedì e del venerdì.

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