Estero

Neonazista voleva uccidere Macron il 14 luglio,  arrestato

3 luglio 2017
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Idee confuse, ispirate ai movimenti neonazisti, pochi mezzi e un’evidente labilità psichica: non per questo il giovane di 23 anni che voleva uccidere il presidente francese Emmanuel Macron il 14 luglio, durante la sfilata per la festa nazionale, preoccupa meno le autorità. Anche perché quel giorno, Macron si sarebbe trovato al fianco del capo della Casa Bianca, Donald Trump.

Non solo gli islamisti

Non solo la jihad, adesso a minacciare la Francia c’è anche l’estrema destra nazionalista e filonazista. L’uomo arrestato qualche giorno fa nella banlieue di Parigi, ad Argenteuil, non ha idee chiare né collegamenti, i suoi obiettivi sono "i musulmani, gli ebrei, i neri, gli omosessuali". È disoccupato e psicolabile, già pregiudicato. L’anno scorso aveva rimediato una condanna a tre anni – 18 mesi con la condizionale – per apologia di terrorismo e incitamento all’odio razziale, poi era stato posto in libertà vigilata. Il suo mito era Anders Behring Breivik, l’autore dell’attentato del 22 luglio 2011 in Norvegia (72 morti).

Su un sito di videogiochi molto frequentato dai movimenti della destra eversiva, aveva cercato insistentemente un kalashnikov ed è stata proprio questa ricerca a farlo cadere nella rete della piattaforma "Pharos", dove i navigatori del web segnalano la presenza di persone sospette.

Quando lo sono andati ad arrestare in casa, aveva diversi coltelli, altri tre – da cucina – sono stati trovati nella sua auto. L’hard disk del suo computer ha rivelato continue ricerche su internet riguardanti potenziali obiettivi da colpire.

Secondo arresto tra i fanatici dell'ultradestra

Gli inquirenti sono sul chi vive anche perché – quasi contemporaneamente – un ventunenne vicino all’ultradestra che minacciava sul web di colpire "migranti" e "jihadisti" è stato arrestato il 27 giugno nella regione di Marsiglia.

In Francia, la festa del 14 luglio – funestata l’anno scorso dalla strage di Nizza (86 morti e 458 feriti) – ha anche un altro precedente che preoccupa le forze dell’ordine: nel 2002, proprio durante la sfilata sugli Champs-Elysees, Maxime Brunerie, 25 anni, tentò di sparare al presidente Jacques Chirac con un fucile nascosto in una custodia di chitarra. Il proiettile fu deviato da uno spettatore. L’uomo aveva poi dichiarato di aver voluto "fare qualcosa di storico".

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