Lugano

Mobilità a Lugano, parte la sperimentazione europea di RideMyRoute

23 ottobre 2017
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Nelle prossime settimane in Ticino si potrà sperimentare il sistema RideMyRoute, un nuovo modo si spostarsi basato su un'app per smartphone che combina trasporto pubblico e condivisione di passaggi in automobile offerti da altri cittadini (carpooling). RideMyRoute è stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo Horizon2020 SocialCar e nello stesso periodo sarà testato anche a Bruxelles, Edimburgo e Lubiana. Ora si cercano cittadini curiosi e interessati a sperimentare il prototipo di RideMyRoute nei propri spostamenti quotidiani. RideMyRoute è un’app per smartphone che fornisce informazioni avanzate per la pianificazione dei propri spostamenti. Essa aiuta a trovare nuove possibilità di viaggio, combinando il trasporto pubblico con la condivisione di passaggi in automobile con altri cittadini (carpooling). La flessibilità dell’auto si unisce ai vantaggi offerti dal trasporto pubblico, creando un nuovo modo di spostarsi efficientemente da un luogo all’altro.

In parallelo alla sperimentazione in tre grandi città europee (Bruxelles, Edimburgo e Lubiana), tra novembre e dicembre il prototipo di RideMyRoute sarà testato sul campo anche in Ticino, sotto il coordinamento di Supsi e Planidea SA e in collaborazione con Bepooler e MobAlt. Si stanno ora cercando persone curiose e interessate a partecipare a questo test collettivo. In particolare, si cercano cittadini che vivono, lavorano o si spostano frequentemente nel Luganese. I partecipanti al test saranno invitati a scaricare il prototipo dell’app RideMyRoute (disponibile per Android e iOS) e a usare il sistema per almeno tre settimane, offrendo e ricevendo passaggi. Saranno invitati a fornire segnalazioni di problemi e criticità nell’uso dell’app, a fornire suggerimenti concreti su come migliorare le future versioni, a rispondere a due brevi questionari online e a partecipare a due incontri di gruppo, all'inizio e alla fine del periodo di test (rispettivamente, lunedì 6 novembre e martedì 12 dicembre, sempre alle 18 al campus Supsi di Trevano o via webinar online). 

Come stimolare i cittadini a modificare le proprie scelte di mobilità e a scegliere altri mezzi di trasporto? Davide Marconi, responsabile del progetto SocialCar per Planidea Sa, constata che “una delle più diffuse barriere al cambiamento è l’assenza di un trasporto pubblico di qualità (frequenza delle corse, facilità di accesso alle fermate, flessibilità e rapidità degli interscambi). E, in effetti, in molti casi alternative realistiche all’uso dell’auto non esistono”.  Dal canto suo, Andrea Rizzoli, responsabile del progetto SocialCar per Supsi, spiega che “proprio partendo da queste considerazioni, SocialCar ribalta la prospettiva tradizionale, puntando sull’integrazione di mezzi di trasporto, invece che sulla loro competizione". La tecnologia tuttavia non è sufficiente a garantire il successo del sistema RideMyRoute.

“Due sono i fattori critici al centro delle nostre ricerche” segnala Francesca Cellina di Supsi, coinvolta nel test sul campo: “Riusciremo a creare una massa critica di utenti disposti ad offrire passaggi? E, soprattutto, riusciremo a superare la diffidenza nel condividere un viaggio in auto con uno sconosciuto? Per non partire da zero, abbiamo avviato una collaborazione con due partner locali già attivi con successo nel settore del carpooling e della gestione della mobilità aziendale: Bepooler e MobAlt. Gli utenti RideMyRoute accederanno da subito ai passaggi offerti dagli utenti Bepooler e dalle navette aziendali MobAlt. E per superare le resistenze iniziali, RideMyRoute utilizza un sistema di valutazione e feed-back tra gli utenti. La sperimentazione sul campo ci aiuterà a capire se questi meccanismi siano sufficienti a creare nuove pratiche di mobilità”. Ulteriori informazioni su www.socialcar-project.eu/ticino, ticino@socialcar-project.eu

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