A coloro che spesso a Como alimentano paure legate alla presenza di profughi e migranti risponde Nicola Parente, capo della Procura lariana, che ha affrontato il problema nel corso di un incontro in Tribunale, presenti anche il capo della Squadra mobile Angelo Sais e il dirigente dell'ufficio stranieri Riccardo Buonomo. “Sul piano della sicurezza, nonostante la forte presenza di profughi e migranti, non abbiamo avuto problemi. Non rappresentano e non hanno rappresentato un problema. Il mio ufficio ha registrato un solo caso: un ragazzo che spacciava stupefacenti. Non sono mancati, e continueranno a esserci, i passatori, ma non è un fenomeno”. L'importante considerazione è del procuratore della Repubblica di Como, che ha posto l'accento sul fatto che le indagini delle magistrature “non vanno a fondo nella ricerca delle ragioni che spingono i migranti a fuggire dal loro Paese”, e ha aggiunto che esiste il grosso problema dello “sfruttamento dei migranti una volta che si sono stabiliti sul nostro territorio”. L'incontro ha rappresentato l'accasione per illustrare un importante dato: nei primi quattro mesi di quest'anno alla questura di Como sono state presentate 1'540 domande di asilo politico, pari a una media di 13 richieste al giorno. Un numero senza precedenti, se si considera che nell'intero 2016 le richieste presentate sono state 1'419.