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Il Ps: 'Parsimonia anche nella riduzione dei ricavi dello Stato'

(Carlo Reguzzi)
22 marzo 2017
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Occorre parsimonia anche nel ritoccare i ricavi che può incassare lo Stato. Questo principio – valido per quanto concerne le spese – è invocato oggi dal Partito socialista, che inoltra un'iniziativa parlamentare generica a firma del suo capogruppo in parlamento Ivo Durisch.

La legge “presenta una lacuna importante” che “non favorisce l'applicazione corretta del principio di parsimonia per tutte le operazioni che comportano un uso di risorse finanziarie dell'ente pubblico: uscite ed entrate”. Per questo motivo, l'iniziativa chiede di esplicitare l'applicazione del principio della parsimonia anche alla voce ricavi, “in particolare quando un'operazione finanziaria proposta provoca una riduzione dei ricavi”.

In passato – a mente dei socialisti – è mancata la “verifica” della necessità di certe politiche. Alleggerendo le imposte tramite sgravi fiscali, ad esempio, “non sempre le conseguenze sono state adeguatamente quantificate. Queste stime non sono sempre state eseguite con la dovuta prudenza, un criterio a cui deve attenersi la gestione finanziaria”. I minori ricavi, sovente “non quantificabili” in sede di preventivo, generano poi nel tempo la necessità di tagli su altre prestazioni necessarie. “Non sarebbe accettabile – scrive Durisch – premiare del 'non utile' e nel contempo dover tagliare e/o rinunciare sul/al 'necessario”.

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