Estero

Attentato kamikaze al concerto di Ariana Grande, il bilancio è di 22 morti

23 maggio 2017
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Paura e sangue in Gran Bretagna, nella Manchester Arena, dove una violenta esplosione ha causato ieri sera almeno 19 morti e 50 feriti, secondo un primo bilancio della polizia che tratta l’accaduto come un atto di terrorismo. Morti che, purtroppo, sono saliti a 22 stando all'ultimo aggiornamento delle forze dell'ordine. L’episodio, descritto fin da subito dagli investigatori come "un serio incidente", ha tutta l’aria di essere un attacco compiuto con un ordigno ad alto potenziale. Tutto è avvenuto verso le 22.30 di ieri sera (ora locale), subito dopo la fine di un concerto di Ariana Grande – pop star americana 24enne, rimasta illesa secondo una sua portavoce – quando un boato ha scatenato il panico fra gli spettatori.

La struttura, la più grande arena indoor d’Europa, con una capienza di oltre 21mila posti, era affollata soprattutto di giovani e giovanissimi. In un primo momento si è parlato di due o più deflagrazioni, poi ne è stata confermata una sola, individuata nella zona del foyer, non lontano dalle biglietterie, subito fuori dall’area degli spalti. Immagini registrate da testimoni oculari hanno mostrato scene di terrore, con urla seguite dal fuggi fuggi generale. Mentre la polizia accorreva in forze e così pure i mezzi di soccorso. Pochi minuti dopo le notizie iniziali, la Greater Manchester Police ha diffuso un primo messaggio, invitando la gente a stare lontano dalla zona. Intanto la stazione della metropolitana di Victoria, la più vicina all’arena, veniva chiusa, con l’interruzione del servizio di trasporto. Diverse persone reduci dal concerto hanno raccontato di aver visto fumo e di aver avvertito un odore acre, di esplosivo. E reparti di artificieri sono in effetti arrivati rapidamente sul posto, per condurre almeno un paio di detonazioni controllate di oggetti sospetti. L’indagine, stando alla Bbc, è stata affidata alla North West Counter Terrorism Unit. Ma rinforzi dell’antiterrorismo di Scotland Yard sono stati inviati da Londra già nella notte.

Immediate le reazioni di cordoglio e di sgomento del mondo politico, in un Paese che si avvia alle elezioni anticipate dell’8 giugno, tappa fondamentale verso la Brexit. Fra i primi a reagire, in un tweet, il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, principale rivale elettorale della premier conservatrice, Theresa May. "Da tutto quello che posso capire si è trattato di una bomba", ha detto dal canto suo all’agenzia Pa una donna che era nell’arena col marito e i suoi tre bambini. "Sono sotto shock, tutti gridavano, non ho visto i danni dell’esplosione, ma ho sentito un odore soffocante, come di bruciato", ha aggiunto.

https://twitter.com/gmpolice/status/866841256059699200

Campagna elettorale sospesa

A seguito di quanto avvenuto nella notte si è deciso di sospendere la campagna elettorale in vista della Brexit. Lo ha annunciato una fonte del Partito conservatore del primo ministro Theresa May all’agenzia Pa. Intanto da Downing Street filtra la notizia di una convocazione d’urgenza, in mattinata, del Consiglio dei ministri e del comitato d’emergenza Cobra da parte della stessa premier. Rinviati anche comizi e appuntamenti di altri partiti.

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