Confine

Como, 166 pass per portatori di handicap intestati a persone decedute

(© Ti-Press / Benedetto Galli)
3 marzo 2017
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Succede a Como, città europea aggrappata alla Svizzera. In riva al Lario, per risparmiare sul parcheggio e beneficiare delle corse riservate, ci sono 166 pass per portatori di handicap intestati a comaschi che sono morti. Alcuni da decenni. La scoperta è stata fatta dalla Polizia locale del capoluogo lariano che ha spedito un decreto di revoca: solo in quattro hanno risposto, restuitendo il pass. Una lettera di risposta contenente anche le scuse. Tutti gli altri non si sono fatti vivi. Non poteva essere diversamente, considerato che risultano morti. Il sospetto è che i parenti continuino imperterriti a utilizzare il permesso, che ha una durata di cinque anni. Poi, bisogna rinnovarlo, allegando un certificato medico. E qui sorge un interrogativo: come è stato possibile presentare la certificazione medica per ottenere il rinnovo del pass? È quanto sta cercando di accertare il comando della Polizia locale. L'utilizzo abusivo del pass configura il reato di truffa. Ma con i tempi della Giustizia italiana, viene spontaneo osservare 'campa cavallo che l'erba cresce'. Ai vigili urbani rimane la possibilità di comminare una multa (salata) per infrazione: uso del parcheggio riservato ai disabili, mancato pagamento della sosta o accesso illegale in una zona a traffico limitato.

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