Mondiali di hockey

La calma prima della tempesta

Giornata di trasferimento e allenamento facoltativo per la Svizzera. I canadesi restano in albergo

18 maggio 2018
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È un giovedì di transizione ai Mondiali danesi. A Herning, già in mattinata, non c'è quasi più nulla che ricordi la rassegna iridata. I vari stands, striscioni e tendoni sono già smontati e aspettano solo l'arrivo dei camion per essere definitivamente sgomberati. 

A Copenhagen la Royal Arena è praticamente deserta. Il Canada doveva allenarsi alle 15, ma non si presenta. La Svizzera si allena facoltativamente dalle 17.30 alle 18.30. Sul ghiaccio vanno i tre portieri. Oltre a loro Frick e Baltisberger, che hanno giocato pochissimo nelle ultime partite, i tribunari Riat, Genazzi e Michael Fora. Quest'ultimo, anche quando c'è la scelta, opta sempre per la partecipazione all'allenamento. Presenti anche pochi media, insomma, c'è una sensazione di quiete, di vuoto, il tutto è quasi surreale dopo i fuochi d'artificio delle ultime due settimane. Una specie di calma prima della tempesta di domani. Due gustose semifinali ci attendono, la prima alle 15.15 tra Svezia e Stati Uniti e la seconda alle 19.15 tra la nostra Svizzera e il Canada di Connor McDavid.

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