Elezioni federali 2015

Ballottaggio in cifre: in termini assoluti guadagna solo Ghiggia e il voto per posta supera il 90 per cento

(Gabriele Putzu)
15 novembre 2015
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Meno partecipazione, crescita percentuale per tutti i candidati ma crescita assoluta nei consensi solo per il candidato leghista Battista Ghiggia. Questi i principali dati che emergono da un confronto tra le cifre del primo turno del 19 ottobre scorso e quelle delle elezioni di ballottaggio per il Consiglio degli Stati di oggi. Il voto per corrispondenza sfonda il tetto del 90%.

Come si diceva, la partecipazione scesa al 44,55%. In ottoobre aveva superato il 50% attestandosi al 53,95%. In compenso è cresciuto il voto per corrispondenza, che per il ballottaggio ha fatto segnare un impressionante 91,04 per cento, contro l'87,89 del primo turno.

Dal punto di vista dei candidati, in termini assoluti solo il leghista Battista Ghiggia ha visto aumentare il proprio risultato: il 19 ottore aveva ottenuto 36'264 preferenze, al ballottaggio di oggi 37'930 (+1'666). In perdita tutti gli altri candidati: Filippo Lombardi al ballottaggio ha ottenuto 39'921 preferenze (-3'967), Fabio Abate 39'585 (-1'097), Roberto Malacrida 17'120 (-5'900) e Sergio Savoia 10'614 (-3'797).

Una situazione che però non si ripropone se si considerano le percentuali dei candidati. Indice, la percentuale, che annulla l'effetto della diminuzione della partecipazione assoluta, scesa da 118'681 a 98'375, ma che è influenzata dal fatto che due candidati in corsa al primo turno non hanno partecipato al ballottaggio. Ciò detto, tutti i primi tre candidati hanno guadagnato fette di elettorato: Lombardi è passato dal 38,23% dei suffragi al 41,15% (+2,92 punti percentuali), Abate dal 35,44% al 40,80% (+5,36), Ghiggia dal 31,59 al 39,10 (+7,51).

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