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Praticanti legali senza frontiere

(Pablo Gianinazzi)
24 ottobre 2017
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Pratica legale senza frontiere. È il ‘Progetto Stage’, sostenuto dall’Ordine ticinese degli avvocati (Oati) che con l’Ordine di Milano, promotore dell’iniziativa rivolta agli ordini forensi europei, ha siglato nel marzo scorso una dichiarazione di intenti per una collaborazione su più fronti. Il progetto, uno dei tasselli della cooperazione fra i due organismi, intende offrire “la possibilità a praticanti e giovani avvocati di effettuare periodi di stage in studi legali di altri Paesi europei”. L’obiettivo è spiegato in una lettera che l’Oati ha inviato in maggio ai propri affiliati per chiedere la loro disponibilità ad aderire all’iniziativa. L’appello non è caduto nel vuoto. «Alcuni studi ticinesi si sono detti pronti ad accogliere per un certo periodo (al massimo tre mesi) aspiranti avvocati stranieri – indica il presidente dell’Oati Renato Cabrini –. Stiamo definendo i dettagli. Si è comunque a buon punto. A breve quindi un praticante o un avvocato fresco di brevetto residente in Ticino potrà fare uno stage in uno studio legale del capoluogo lombardo. Varrà ovviamente la reciprocità». Del ‘Progetto Stage’ ha riferito l’avvocata Agostina Rei in occasione della recente assemblea dell’Agp, l’Associazione giuristi praticanti del Canton Ticino, che presiede (cfr. l’edizione di venerdì 20). «Una nostra delegazione era presente, su invito dell’Oati, all’incontro di marzo a Milano – afferma Rei, da noi interpellata –. Prossimamente, nero su bianco informeremo dei contenuti e degli scopi del progetto tutti i soci dell’Agp, oggi 164, fra praticanti e giovani avvocati, ovvero avvocati che ancora non hanno superato i tre anni dal conseguimento del brevetto». Il periodo di formazione all’estero, precisa Rei, «non potrà essere conteggiato nel biennio di pratica necessario per poter accedere agli esami di avvocatura, poiché la normativa cantonale prevede che lo stesso venga svolto in Svizzera. Ma lo stage all’estero è sicuramente una grande opportunità per allargare gli orizzonti professionali e arricchire il curriculum». Riprende Cabrini: «La conoscenza per esempio del diritto comunitario nella contrattualistica internazionale è fondamentale per chi vuole prestare consulenza giuridica in ambito commerciale».