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Un quarto delle mortadelle infette in Ticino. Le analisi e le raccomandazioni del Laboratorio cantonale

(Francesca Agosta)
10 ottobre 2017
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Circa un quarto delle mortadelle analizzate in Ticino recentemente dal Laboratorio cantonale sono risultate positive al virus dell'epatite E (Hev), tanto da spingere l'autorità cantonale a introdurre “l'obbligo di considerare questo virus nell'analisi dei pericoli specifica per prodotti a base di fegato di maiale”.

Ne riferiva lo stesso Laboratorio nella sua 'newsletter' l'aprile scorso, pubblicando i dati relativi ai test effettuati sui prodotti di salumeria e resisi necessari visto il diffondersi del virus nei Paesi industrializzati.

“I risultati delle analisi finora svolte (68 campioni in totale) mostrano come 8 delle 37 mortadelle con fegato di maiale crudo analizzate (22%, ca. 1 su 4) siano positive per HEV – scriveva il Laboratorio –. Fra queste 37 anche una mortadella con fegato da cuocere. Una mortadella con fegato, ma di bovino, è risultata negativa per Hev così come negativi sono stati tutti gli altri 30 prodotti senza fegato analizzati (p.es. carne di maiale, salame e salametti di maiale, luganighetta di maiale, carne e salametti di cervo, salametti di cinghiale)”.

Da qui le raccomandazioni inviate agli operatori sul campo. “Coloro che producono e mettono in commercio derrate alimentari con fegato di maiale devono adottare misure preventive per la minimizzazione del rischio”. Per i prodotti cotti significa adattare temperatura e tempi di cottura. Per quelli crudi “pronti al consumo”, come la mortadella, il Laboratorio consiglia la “rinuncia alla produzione” oppure “l'utilizzo di fegato di altre specie animali”.

Ai consumatori l’Ufficio federale per la sicurezza alimentare e di veterinaria raccomanda ai gruppi di persone particolarmente sensibili come gli anziani, le donne in gravidanza, le persone con sistema immunitario indebolito e i bambini piccoli di rinunciare al consumo di carne cruda e di preparati di carne senza una appropriata cottura. Per tutti – concludeva la newsletter – vale il principio che il consumo di carne e prodotti di carne adeguatamente cotti è un modo sicuro per alimentarsi con queste derrate.

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