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Mandati agli “amici”? Il governo: 'Comunque in Ticino è praticamente impossibile che le persone non si conoscano'

(Samuel Golay)
16 maggio 2017
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Mandati, appalti, lavori assegnati solo “agli amici degli amici”? No, ma ciò non esclude che gli amici esistono, ci siano e le persone – nel fazzoletto di terra che è il Ticino – si conoscano. È quanto fa presente il governo, rispondendo a un'interrogazione di Matteo Pronzini (Mps) su presunte facilitazioni nei confronti di una tipografia della Leventina, a cui è stata affidata su mandato diretto la stampa delle cartelle delle tombole.

Il Dipartimento delle istituzioni, diretto dal leventinese Norman Gobbi, avrebbe “dirottato” il mandato perché il consigliere di Stato conosce i vertici dell'azienda? No, garantisce il governo. “Dopo che per anni il mandato era stato attribuito a una tipografia della Riviera, il Di ha proposto un cambiamento del partner, garantendosi in tal modo una seconda tipografia che disponesse delle necessarie capacità tecniche e operative per lo svolgimento del lavoro dunque anche un backup”. 

Ma al di là del caso specifico, l'Esecutivo si sente in dovere di precisare. In Ticino ci si conosce tutti (o quasi). “Al fine di voler dare la giusta dimensione alla questione della presunta attribuzione di mandati dell'Amministrazione pubblica agli amici dei Direttori dei dipartimenti – si legge nella risposta all'interrogazione –, il Consiglio di Stato rileva che in un territorio quale è il Canton Ticino è praticamente impossibile che le persone non si conoscano. Se si analizzano già solo il criterio della provenienza geografica dei componenti dell'Esecutivo, e quindi la loro prossimità con le ditte del territorio, lo Stato dovrebbe astenersi da dare mandati a ditte radicate nel Locarnese (Bertoli, ndr), nel Malcantone (Zali, ndr), sul Piano di Magadino (Vitta, ndr), nelle Tre Valli (Gobbi, ndr) e sul territorio di Lugano (Beltraminelli, ndr). Questo poi non impedisce ai cinque consiglieri di avere conoscenti e amici anche nelle altre regioni del Ticino, senza contare che prima di essere eletti avevano un'attività professionale che ha permesso loro di istituire una ricca rete di relazioni e conoscenza”.

“Riteniamo che il fatto che i mandati, o le prestazioni, siano decisi all'interno dell'Esecutivo, quindi dopo che i tecnici dei cinque Dipartimenti abbiano avuto la possibilità di verificarne i contenuti, garantisca che la valutazione delle aziende che ricevono compiti dallo Stato sia oggettiva e sia basi su parametri che esulano dalle amicizie personali dei membri del Governo”. 

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