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Marazzi: 'Siamo tutti freelance'

(© Ti-Press / Tatiana Scolari)
7 gennaio 2017
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Produttori inconsapevoli di ricchezza. E infatti non retribuiti. Poi, un bel giorno, qualcosa ci sveglia. Un sospetto. E scatta il rancore, «che non è odio di classe come in passato, ma qualcosa di soggettivo, quasi personale, che genera gli effetti noti» come commenta Christian Marazzi, economista, docente alla Supsi e saggista (è uscito lo scorso anno il suo ultimo “Che cos’è il plusvalore?” edito da Casagrande). Paura e rabbia, ecco le conseguenze, ma senza alcun approdo. Da qui la necessità di «una nuova coesione sociale» per dirla ancora con Marazzi. Da qui l’esigenza di creare nuove alleanze ripartendo dal linguaggio. Dalla definizione dei contenuti e anche dei contenitori. Perché dire “flessibilità” e basta è una cosa, aggiungere “precarietà” è tutto un altro discorso.

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