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Altro che bianco Natal: ci sarà l'estate di Santo Stefano

(Gabriele Putzu)
22 dicembre 2016
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«Nessuna speranza». Non c’è nessuna speranza che la situazione si sblocchi: a meno di miracoli non nevicherà oggi, né domani, né tantomeno a Natale. E la colpa è anche delle temperature «decisamente al di sopra della media» che trasformeranno lunedì in un’estate di Santo Stefano. Nei prossimi giorni «si rimarrà – spiega infatti alla ‘Regione’ Stefano Zanini di MeteoSvizzera – in un clima mite. Con il freddo vero e proprio che non arriva». Per il weekend, stabile anche il tempo: sabato si osserverà unicamente qualche nuvola nei cieli dell’Alto Ticino, mentre domenica quelle nubi si sposteranno un po’ più a sud. Ma da lunedì tutto come prima con sole e «temperature sopra la media di tre o quattro gradi. Soprattutto in montagna: «Sui ‘balconi al sole’ come San Bernardino o Carì – specifica Zanini – si arriverà fino a dodici gradi». E la neve? Se ne cadrà, si parlerà solo di pochi fiocchi. «E solo – aggiunge il collaboratore di Locarno Monti – tra i milleottocento e i duemila metri». Insomma, il quadro è chiaro. Ma come si spiegano questi giorni di dicembre dal sapore primaverile? «C’è un area di alta pressione – risponde Zanini – che persiste sul centro sud Europa, richiamando aria molto mite. Aria molto mite che ruota attorno a questa alta pressione e che arriva fino alle nostre zone». A ciò si aggiunge «l’effetto favonico, che si avvertirà in special modo martedì e domenica in alcune regioni e a quote medio alte e a causa del quale il riscaldamento si avvertirà in maniera maggiore». In un simile contesto si troverà ghiaccio sulle strade? «Solo localmente, magari sotto forma di brina in quelle regioni dove non batte il sole. In ogni caso, non si registreranno notti di forte gelo: sul Piano di Magadino si scende sotto lo zero di due o tre gradi. Davvero niente di particolare per fine dicembre». Dicembre che già l’anno scorso era stato mite. «Sì. Anzi nel 2015 – ricorda Zanini – si era frantumato ogni record, specie quando a Cimetta si sono registrati quindici gradi. Quest’anno invece la particolarità non sta tanto nei valori estremi, quanto nella persistenza di questo periodo». Che durerà «almeno fino a metà della prossima settimana».

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