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Singapore, denunciati due ex dipendenti di Bsi

10 ottobre 2016
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La polizia di Singapore ha inoltrato denuncia contro due ex dipendenti della banca ticinese BSI, accusati di falso e mancata comunicazione di transazioni sospette.

In relazione al coinvolgimento nello scandalo del riciclaggio di denaro nel fondo sovrano malese 1Mdb, lo scorso maggio le autorità di Singapore avevano decretato la chiusura della succursale Bsi a Singapore, dove uno dei due dipendenti era responsabile proprio del fondo sovrano.

La Bsi, che verrà rilevata dalla sua concorrente Efg International, è stata sanzionata anche dalla Svizzera: l’Autorità di sorveglianza dei mercati finanziari (Finma) ha decretato lo scioglimento della storica banca nel giro di 12 mesi poiché l’istituto, già sospettato di controlli carenti riguardo al riciclaggio di denaro, aveva continuato ad operare nonostante gli avvertimenti dell’organo di vigilanza. La BSI ha inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo federale.

Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha inoltrato una nuova richiesta di assistenza giudiziaria alla Malaysia, ma fino a quattro giorni or sono la richiesta non era ancora ufficialmente pervenuta a Kuala Lumpur, hanno indicato le autorità del Paese asiatico.

Secondo la Procura federale la nuova rogatoria è motivata dal fatto che sono emerse "nuove operazioni sospette che avrebbero danneggiato la piazza finanziaria svizzera".

Berna aveva già chiesto alla Malaysia assistenza giudiziaria lo scorso gennaio dopo aver aperto il 14 agosto 2015 un procedimento penale nei confronti di due ex funzionari di 1MDB e contro ignoti per corruzione di pubblici ufficiali stranieri, infedeltà nella gestione pubblica e riciclaggio di denaro. Decine di milioni di franchi erano stati bloccati in banche svizzere.

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