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Il cosmo visto dal Ticino, ecco come iniziare a guardare il cielo da semplici appassionati

Una foto della regione di Antares realizzata da Nicola Beltraminelli combinando 15 immagini di 30 secondi l’una scattate con una normale fotocamera. Nei riquadri (dall’alto) un telescopio riflettore, una Ccd e una videocamera
(Nicola Beltraminelli)
4 agosto 2016
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Perché alzare gli occhi al cielo notturno e osservare stelle, pianeti, comete, asteroidi, nebulose e galassie? «Perché il firmamento, nuvole permettendo, è un bellissimo spettacolo naturale. E per giunta gratuito. Guardarlo stimola domande sul senso della vita. Allarga insomma gli orizzonti della mente e permette anche di relativizzare certi nostri problemi quotidiani», afferma Marco Cagnotti, direttore della Specola solare ticinese.

Il cielo è un laboratorio accessibili a tutti

Il fascino dell’astronomia, disciplina scientifica non solo per gli addetti ai lavori, astrofisici in primis. Anche perché il suo laboratorio – il cielo, diurno e notturno – è accessibile a tutti. Quel cielo che possiamo contemplare, ma pure studiare contribuendo così alla ricerca. «La forza dell’astronomia amatoriale – spiega Cagnotti – sta nell’elevato numero dei dilettanti. Oggi, sparsi sulla Terra, sono molti gli astrofili. C’è chi osserva per semplice curiosità e c’è chi invece osserva per raccogliere dati. In quest’ultimo caso, se attivi in associazioni che a loro volta collaborano con astronomi professionisti, gli amatori possono dare – e danno – un prezioso aiuto alla conoscenza degli oggetti che popolano il cosmo». Il motivo è presto detto: «Determinati corpi celesti, come le stelle variabili, astri che mutano di luminosità periodicamente o no, necessitano di osservazioni costanti per capire a fondo i meccanismi fisici che li governano. Ora, l’impiego dei telescopi dei grandi osservatori da parte dei professionisti è limitato nel tempo. Le richieste per utilizzarli sono parecchie. Ecco allora l’importanza del lavoro degli astrofili, che possono usare i loro piccoli telescopi quando e dove vogliono». Piccoli telescopi che «grazie ai notevoli sviluppi dell’elettronica forniscono prestazioni che sino a vent’anni fa garantivano solo gli strumenti ottici professionali».

La tecnologia aumenta a dismisura l'efficacia dei piccoli telescopi

E così oggi i dilettanti possono impiegare con profitto le Ccd. «Questi dispositivi ad accoppiamento di carica – riprende il direttore della Specola – hanno una notevole efficienza quantica: applicandoli a piccoli telescopi, si possono osservare oggetti celesti dalla luminosità debolissima. Pensiamo soltanto alle numerose scoperte di pianeti extrasolari e asteroidi fatte in questi ultimi anni da astrofili. Senza dimenticare le stupende immagini di pianeti e galassie ottenute con Ccd amatoriali». Satelliti artificiali e sonde: lo studio di stelle, pianeti e galassie avviene anche, e sempre di più, fuori dall’atmosfera terrestre, con notevoli risultati... «Ma per quanto riguarda il contributo scientifico dei non professionisti il discorso non cambia – rileva Cagnotti –. Le missioni spaziali sono finalizzate allo studio di questo o quell’oggetto celeste. Il numero e la varietà degli oggetti in cielo sono però straordinariamente alti. In altre parole, il lavoro anche per gli astrofili non manca davvero...».

Come iniziare?

 

Come avvicinarsi da non professionisti all’astronomia osservativa? «Si cominci, possibilmente lontano da luci artificiali, a riconoscere le costellazioni, munendosi di apposite cartine, disponibili anche su internet – sostiene il già presidente della Società astronomica ticinese –. Una volta che si è in grado di orientarsi nel cielo notturno, si passi al binocolo, strumento ottico dal costo contenuto, osservando magari alcune stelle doppie e variabili, i satelliti medicei di Giove o gli oggetti del profondo cielo più luminosi, come la nebulosa M42 in Orione o la galassia M31 in Andromeda, ricordandoci che la luce che ci arriva da questi corpi celesti è partita anni e anni fa: 2,5 milioni di anni nel caso di M31...». Terminato «l’apprendistato», si può ricorrere al telescopio: «Già con 1’500-2’000 franchi è possibile acquistarne uno valido: anche per ragioni di prezzo consiglio un riflettore, cioè un telescopio a specchio». Altro consiglio: «Per consulenze e quant’altro ci si iscriva a un’associazione, che in Ticino è la Società astronomica ticinese».

Altri consigli e approfondimenti su cosa offre – gratuitamente e a tutti – il cielo notturno sopra le nostre teste li trovate nella doppia pagina sul giornale di oggi.

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