
Le “scellerate politiche d’investimento all’estero”, combinate alla crisi del mercato energetico a livello internazionale, hanno portato Aet “a dover ammortizzare delle perdite straordinarie per un totale di 125 milioni negli scorsi anni e ora di 46 milioni nel 2015”. Investimenti “scellerati” che la Lega, così si legge in una lettera inviata al Consiglio di Stato, aveva “già denunciato” nel corso degli anni, mentre “la vecchia dirigenza ha fatto finta di nulla cercando in tutti i modi di nascondere queste perdite”. A mente del movimento di Via Monte Boglia, “è ora che finalmente anche la vecchia dirigenza subisca le conseguenze per gli errori del passato e per gli scellerati investimenti all’estero. L’unica soluzione – incalza la missiva – sono le dimissioni della vecchia dirigenza all’insegna della discontinuità con il passato”. Vecchia dirigenza rappresentata dal direttore Roberto Pronini e dal condirettore Claudio Nauer. “A pagare le conseguenze” della strategia aziendale “saranno i dipendenti e le casse del Cantone. La dirigenza, invece, rappresentata dal duo dirigenziale Pronini-Nauer continua a godere della propria posizione di privilegio”. Motivo per cui la Lega chiede le dimissioni dei due, “così da permettere all’azienda elettrica di tutti i ticinesi di voltare pagina e guardare al futuro liberandosi della zavorra”.