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Burqa, da luglio in vigore la legge

(Gabriele Putzu)
6 aprile 2016
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La legge anti burqa entrerà in vigore in luglio. Lo ha deciso stamane il Consiglio di Stato che ha dato il via libera al regolamento che applica sia la Legge sulla dissimulazione del volto in luoghi pubblici, sia la nuova Legge sull'ordine pubblico. Le multe per chi nasconde il proprio viso o per chi obbliga qualciuno a nascondere il proprio volto andranno dai cento ai mille franchi.

Ecco il comunicato stampa del governo.

Il Consiglio di Stato ha fissato per il 1° luglio 2016 l’entrata in vigore della modifica costituzionale che prevede il divieto di dissimulazione del volto, approvata dai cittadini nella votazione popolare del 22 settembre 2013. Dalla stessa data saranno  applicabili anche la nuova legge sull’ordine pubblico e la legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici, entrambe adottate dal Gran Consiglio il 23 novembre 2015.

La consultazione sull’avamprogetto del regolamento di applicazione delle due leggi si è aperta, una volta conclusa la procedura parlamentare, lo scorso 23 dicembre ed è terminata a fine gennaio. Gli enti invitati a prendere posizione – i Comuni e la loro associazione, le autorità giudiziarie, la polizia cantonale e l’Associazione delle polizie comunali – hanno sostanzialmente condiviso la scelta di elaborare un regolamento unico per le due leggi e l’impostazione generale adottata. In base alle numerose osservazioni e richieste di chiarimento rientrate, il Dipartimento delle istituzioni ha quindi aggiornato e completato il progetto di regolamento – approvato oggi dal Consiglio di Stato – e allestito un rapporto esplicativo destinato ai Comuni.

Il Consiglio di Stato si è adoperato affinché le disposizioni sulla dissimulazione del volto potessero essere attuate in tempi brevi, prendendo atto dell’interesse suscitato anche nel resto della Confederazione dalla nuova normativa cantonale. La data del 1° luglio 2016 è ritenuta dal Governo una soluzione ottimale, che consente di soddisfare questa esigenza di celerità e – nel contempo – assicura all’autorità cantonale un periodo sufficiente per informare adeguatamente tutti i partner coinvolti.

 

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