Varese – Essere sotto i ferri del chirurgo che ti asporta un tumore della pelle standotene comodamente straiata in un giardino esotico: è successo ad una paziente oncologica che doveva rimuovere un tumore alla coscia ma era allergica all’anestesia. L’ipnosi l'ha salvata. Mentre il suo corpo è adagiato sul lettino, la sua mente è focalizzata su un luogo piacevole. Durante l’intervento di 20 minuti, la donna che si ricorda tutto, non ha avvertito dolore, mentre i parametri pressori e cardiaci si sono mantenuti stabili. Il caso – riportato nella prestigiosa rivista ‘Anaesthesia’ – è stato trattato dal prof. Enrico Facco, neurologo, docente di anestesia e rianimazione del Dipartimento di neuroscienze dell’università di Padova. «L’ipnosi è complementare all’anestesia: il paziente da sveglio...