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Il primo passo del salario minimo

(© Ti-Press / Samuel Golay)
16 luglio 2015
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È cominciato oggi il (lungo) iter che porterà all'applicazione dell'iniziativa costituzionale 'Salviamo il lavoro in Ticino' votata di recente. Al consulente giuridico del governo il compito di effettuare un primo approfondimento. A dirigere le operazioni, almeno in una prima fase, il consigliere di Stato Christian Vitta.

Ecco il comunicato completo del Dipartimento finanze ed economia:
Si è tenuta oggi, a Palazzo delle Orsoline, la prima riunione del gruppo strategico
costituito dal Consiglio di Stato per accompagnare la concretizzazione dell’iniziativa popolare elaborata “Salviamo il lavoro in Ticino!”, accolta in votazione popolare lo scorso 14 giugno.
Il gruppo di lavoro, presieduto dal Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, è composto da rappresentanti delle parti sociali (Stefano Modenini per l’AITI, Luca Albertoni per la Cc-Ti, Meinrado Robbiani per l’OCST ed Enrico Borelli per l’UNIA) nonché da funzionari del Dipartimento delle finanze e dell’economia e del Dipartimento della sanità e della socialità.
In un clima di confronto aperto e costruttivo, la riunione odierna è stata l’occasione per iniziare a riflettere sulla non facile applicazione del nuovo testo costituzionale, che prevede l’introduzione di salari minimi differenziati per settore e ramo economico.
Allo scopo di valutare le possibili modalità d’implementazione dell’iniziativa, è stato deciso di affidare al consulente giuridico del Consiglio di Stato l’incarico di effettuare un primo approfondimento, tenendo conto anche di quanto realizzato nei Cantoni di Neuchâtel e Giura, dove sono state approvate iniziative popolari analoghe.
Considerato inoltre che la concretizzazione del nuovo testo costituzionale non potrà prescindere da un preventivo coinvolgimento degli iniziativisti, è stato chiesto al Consiglio di Stato di ratificare l’adesione al gruppo strategico di un rappresentante degli stessi iniziativisti.
In una seconda fase, il gruppo strategico potrà ampliare la discussione attorno al tema più generale del mercato del lavoro. Quest’ultimo, infatti, costituisce un ambito d’intervento prioritario, che necessita di essere affrontato in modo strutturato coinvolgendo anche altri rappresentanti delle parti sociali.

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