Dara Camerlada ra vegnéva, i r'a portada quí picolina e i r'a tegnüda un pò, i gh dava devèss vin fran qui dra Camerlada. I éva domá dòna! (= arrivava dall'ospedale della Camerlata, l'hanno portata qui da piccolina e l'hanno tenuta un po', le davano pare 20 franchi quelli della Camerlata. Erano solo donne!). Questa è solo una delle numerose testimonianze che l'ACVC ha raccolto nel corso degli anni intervistando gli abitanti della regione; soprattutto in alta valle è ancora viva la memoria relativa all'argomento dell'affidamento e delle adozioni di bambini abbandonati all'Ospedale di Como.
Per questo motivo l'ACVC ha voluto far luce su questo diffuso fenomeno che ha interessato numerose famiglie ma che rimaneva ancora poco studiato e conosciuto. Grazie a questa ricerca storica è ora possibile comprendere le modalità che hanno portato nella regione questi bambine e bambini, seguendone le vicende e scoprendo quindi un aspetto inedito della storia – anche sociale – della Capriasca e della Val Colla.
Interverranno: Nicola Arigoni, presidente Associazione memoria audiovisiva di Capriasca e Val Colla; Fabio Pusterla; Rolando Fasana, storico e autore del libro; Sandro Guzzi-Heeb, storico
Con il sostegno di
Centro di dialettologia e di etnografia, Bellinzona
Città di Lugano, Divisione Socialità e Divisione Cultura
Comune di Capriasca
Fondazione Aldo e Cele Daccò per il progresso
Fondazione Ing. Pasquale Lucchini
Fondazione Pica Alfieri
Fondazione Dr. Martin Othmar Winterhalter
Banca Raiffeisen del Cassarate